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Si è dimessa la dipendente Atac in malattia da un anno e mezzo ma che gestiva un b&b alle Canarie

La dipendente era già stata sospesa e rischiava il licenziamento. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, nei giorni scorsi ha mandato una lettera ad Atac rassegnando le dimissioni. L’azienda aveva scoperto che nel periodo in cui aveva detto di essere malata, era in realtà alle Canarie a gestire un bed and breakfast.
A cura di Natascia Grbic
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Era stata sospesa e rischiava il (più che probabile) licenziamento la capostazione Atac in malattia da un anno e mezzo che in realtà gestiva un bed and breakfast alle Canarie. Ma invece che aspettare la lettera, ha fatto lei la mossa e qualche giorno fa ha mandato una missiva all'azienda in cui annunciava le sue dimissioni. Lo riporta Il Messaggero. La donna era stata scoperta dalla municipalizzata qualche tempo fa: sul suo profilo social, infatti, sponsorizzava a più riprese il suo B&B dalle Canarie, post pubblicati con immagini di lei insieme agli amici nelle bellissime spiagge assolate locali. Eppure era un anno e mezzo, da poco prima della pandemia, che la donna non andava a lavorare. Era in malattia, si era rotta una gamba, e continuava a mandare certificati medici per prolungare la degenza. Nulla di male ovviamente: ma la donna aveva in realtà quest'altra occupazione alle Canarie, e continuava a percepire lo stipendio. Che le è poi stato ovviamente sospeso in seguito al primo provvedimento di sospensione preso nei suoi confronti.

"Voglia di mare, di sole e relax? What else? Che altro? Contattaci per informazioni". Questa la frase pubblicata dalla capostazione Atac sul suo profilo Facebook che rimandava al bed and breakfast alle Canarie. Il post non è sfuggito però nemmeno alla municipalizzata, che ha contattato l'Inps e scoperto che i certificati medici presentati dalla dipendente non erano originali, ma copie. Sono due le contestazioni mosse dall'azienda verso l'ormai ex capostazione: atti non conformi e doppio lavoro. Gli atti non conformi si riferiscono ovviamente ai certificati medici, mentre il doppio lavoro è espressamente vietato dal regolamento aziendale. Ora il problema non c'è più: l'ex dipendente gestirà solo la sua attività di b&b. Resta da capire se Atac porterà avanti il procedimento per lo stipendio percepito per oltre un anno e mezzo.

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