Serena Mollicone, Franco Mottola assolto dall’accusa di detenzione di materiale pedopornografico

L'ex maresciallo dei carabinieri Franco Mottola è stato assolto dall'accusa di detenzione di materiale pedopornografico. Secondo i giudici del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, "il fatto non sussiste". L'esito del processo è stato comunicato dal criminologo Carmelo Lavorino, portavoce del pool di legali che difende la famiglia Mottola.
Caso Mollicone, nuovo processo d'appello
Il caso è completamente estraneo alla vicenda di Serena Mollicone. Per il delitto della ragazza di Arce i Mottola, Franco, la moglie Anna Maria e il figlio Marco, sono stati assolti in appello, ma la corte di Cassazione ha disposto l'annullamento della sentenza e un nuovo processo di secondo grado. Ci sarà, quindi, un processo d'appello bis per omicidio volontario e occultamento di cadavere. Questa la decisione dei giudici della Corte di Cassazione, pronunciata lo scorso 11 marzo.
Franco Mottola e l'accusa di pedopornografia
Quanto all'accusa di pedopornografia, la vicenda è stata discussa anche nel corso di un'udienza del processo per la morte di Serena Mollicone. In quell'occasione, infatti, il vicebrigadiere Luigi Giobbe fu chiamato a deporre in merito ad alcuni file ritrovati all'interno del cellulare del carabiniere: sarebbero state trovate circa dieci immagini di natura sessuale e a sfondo pedopornografico. Questo ha fatto scattare un'indagine sul conto di Mottola che, come abbiamo sottolineato, è del tutto estranea alle indagini e ai processi in merito al caso di Serena Mollicone.
Quando nel 2022 venne resa pubblica la notizia delle indagini per pedopornografia, il criminologo Lavorino disse: "Su Mottola viene calato il jolly del sospetto senza prove e dell'infamia della caccia alle streghe". Dopo il processo Mollicone, "arriva il diversivo del ‘sospetto di pedopornografia'. Su circa 30mila foto rinvenute su un supporto informatico dei Mottola sono state rinvenute ‘ben' dieci foto ipotizzate ‘pedopornografiche'. E la notizia ‘scioccante' di un sospetto non dimostrato domina le cronache processuali dell'omicidio di Serena Mollicone: così si fa dimenticare che l'inchiesta è fondata sul nulla".