Sequestrati cento litri di cocaina liquida: cos’è e perché è difficile da rintracciare
La Guardia di Finanza ha rintracciato un laboratorio di produzione di cocaina liquida. Era nascosto in un capannone nelle campagne di Pontinia, in provincia di Latina. A scoprire il luogo dove la sostanza stupefacente veniva diluita e confezionata sono stati gli uomini delle fiamme gialle della Compagnia di Terracina, nell'ambito di una serie di controlli nell'ambito della repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti.
All'interno del capannone sono stati rintracciate 250 taniche contenente circa 100 litri di cocaina liquida, oltre che tutto il necessario per confezionare e camuffare lo stupefacente, a cominciare da grandi quantità di solventi chimici come bio etanolo ed esano, utili sia alla raffinazione che all'estrazione della cocaina liquida. Quello di ieri è il più grande sequestro di questo tipo avvenuto finora in Italia.
Cos'è la cocaina liquida e perché conviene ai trafficanti di droga
Ma cos'è la cocaina liquida? In poche parole lo stupefacente viene diluito in dei solventi e, una volta arrivato a destinazione, di nuovo riportato allo stato solido di polvere grazie al procedimento inverso. Il passaggio allo stato liquido rende difficile rilevarlo per l'alterazione delle proprietà radiologiche, ed è un modo sempre più usato dai cartelli per trasportare lo stupefacente anche in grandi quantità. Certo, è necessario un processo più complicato per arrivare alla vendita al dettaglio nelle piazze di spaccio, ma d'altra parte si diminuisce la possibilità di subire un sequestro.
I militari hanno denunciato il proprietario del terreno, mentre proseguono le indagini per stabilire le altre persone coinvolte nel traffico di cocaina e dove lo stupefacente fosse diretto. È molto probabile che la destinazione finale fossero le piazze di spaccio della capitale.