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Sequestra l’ex datrice di lavoro e uccide il suo cane: condannato a 8 anni di carcere

Sequestro di persona, lesioni aggravate, tentato omicidio, estorsione e uccisione di animale sono i reati dei quali è ritenuto responsabile un trentaseienne nei confronti di Rita Di Mario.
A cura di Alessia Rabbai
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Rita Di Mario e Mina
Rita Di Mario e Mina

È stato condannato a otto anni di carcere un uomo di trentasei anni, per aver sequestrato e tentato di ammazzare l'ex datrice di lavoro e che ha ucciso il suo cane a pugni. Questa la sentenza emessa martedì scorso 5 luglio dal giudice del Tribunale di Latina Giorgia Castriota, nel processo che si è celebrato con il rito abbreviato. Il trentaseienne è ritenuto responsabile dei reati di sequestro di persona, lesioni aggravate, tentato omicidio, estorsione e uccisione di animale. Rispetto a quest'ultimo capo d'imputazione Lndc Animal Protection, Lav ed Enpa, assistite dall’avvocato Michele Pezone, si sono costituite come parti civili. Il giudice ha riconosciuto un anno in più, rispetto ai sette chiesti dal pubblico ministero. "Questa storia rende perfettamente l’idea di come la violenza non conosca limite e quando qualcuno si mostra violento nei confronti degli animali, rischia di essere un pericolo per la società intera – commentano le associazioni animaliste – Siamo tutti potenziali vittime di persone che non hanno rispetto della vita e della libertà altrui: animali e esseri umani in modo indistinto. La vita va tutelata sempre".

La cagnolina Mina
La cagnolina Mina

Rita Di Mario sequestrata e minacciata di morte

Vittima è Rita Di Mario, presidente dell'associzione animalista ‘L'Arca di Rita', che si prende cura dei randagi nel territorio del Comune di Nettuno. I fatti risalgono a settembre dello scorso anno, quando il trentaseienne, un uomo di origini bulgare, che svolgeva attività di volontariato all'interno della struttura, ha sequestrato la donna e ucciso il suo chihuahua. L'associazione lo aveva allontanato perché era spesso ubriaco e violento. Lui però ha iniziato a perseguitare la donna, minacciandola continuamente di morte, fino a sequestrarla nel suo stesso furgone. Rita è poi riuscita a mettersi in salvo lanciandosi dal mezzo guidato dall'aggressore all'altezza di Campoverde. Lui si è fermato, è sceso e le è saltato addosso, ma un carabiniere l'ha salvata.

Rita e la cagnolina Mina
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