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Covid 19

Roma, le immagini del pronto soccorso Covid di Tor Vergata: “Non c’è più posto barelle in corridoio”

Le immagini girate all’interno del policlinico Tor Vergata nell’area del pronto soccorso dedicata ai pazienti Covid-19 mostrano una struttura senza più posti disponibili con medici e infermieri intenti a sistemare e assistere i pazienti nel miglior modo possibile. Nonostante gli sforzi e i nuovi posti in allestimento, nonostante i Covid Hotel stare un passo davanti al virus è sempre più difficile.
A cura di Simona Berterame
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Il pronto soccorso è sicuramente la nuova trincea di questa seconda ondata di Covid-19. Le lunghe file di ambulanze, le stanze piene di pazienti, gli operatori sanitari di corsa da una parte all'altra nel tentativo di aiutare più persone possibili. Le ondate di cittadini che si recano al pronto soccorso stanno mettendo a dura prova il nostro sistema sanitario, poiché spesso il flusso di pazienti è troppo elevato e non ci sono posti disponibili per tutti. Abbiamo documentato, attraverso un breve filmato girato negli ultimi giorni, la difficile situazione presente all'interno dell'area covid del pronto soccorso del Policlinico Tor Vergata di Roma.

La sala d'attesa è stata smantellata per fare posto alle barelle, l'ennesimo escamotage adottato per guadagnare qualche posto in più. Nelle due stanze successive  stazionano i pazienti già visitati mentre nella terza (quella più buia) è allestita la sala sub intensiva con pazienti attaccati al respiratore o intubati. Nel momento in cui è stato girato il video c'era un esubero di circa una ventina di pazienti e in quelle condizioni diventa davvero difficile accudire tutti e mantenere il distanziamento. Nonostante il fitto programma di apertura di nuovi posti letto covid e di nuovi posti di terapia intensiva, nonostante l'attivazione dei Covid hotel stare un passo davanti al virus è sempre più difficile.ò

"Quando finiscono anche i posti nella sala d'attesa, siamo costretti in queste situazioni a tenere i pazienti isolati sulle ambulanze – dice sconsolato un infermiere – è l'unico modo per mantenerli isolati, spesso sono persone che hanno già avuto un tampone positivo e si sono aggravate dopo giorni di cure domiciliari". Le barelle ormai stazionano anche nei corridoi, anche lì ormai ci sono i posti numerati per mantenere il distanziamento. Gli accessi dei pazienti nelle aree Covid dei pronto soccorso del Lazio sono quadruplicati tra l'inizio e la fine di ottobre. Nell'ultima settimana del mese sono stati registrati 1.531 accessi in pronto soccorso per polmonite da Covid-19, il doppio di quanto si era osservato nel picco dello scorso marzo 2020.

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La situazione dei posti letto nel Lazio

Al momento il Lazio è una delle poche regioni rimaste nella zona gialla, questo perché ad oggi i parametri sono ancora buoni. Ad esempio l'indice Rt di Roma e provincia è pari a 1,18, molto basso rispetto alle altre grandi città italiane. Ma l'allerta resta alta guardando ai prossimi trenta giorni con il rischio di un'escalation di contagi. La speranza è che le misure intraprese fino ad ora possano riuscire a piegare la curva per scongiurare che ciò avvenga. Lo stesso presidente Nicola Zingaretti ha dichiarato che "se non si ferma curva del virus l'intero sistema italiano e anche quello del Lazio va in tilt. Se non si dovesse fermare la curva ci sarebbe un problema molto serio di ospitalità e di contenimento del sistema sanitario. Ci auguriamo e lavoriamo affinché le misure facciano rallentare la curva".  Da qualche giorno, tuttavia, l'aumento dei contagi sembra essersi stabilizzato intorno ai 2.500 casi giornalieri. Tanti, ma il trend di aumento si sarebbe praticamente fermato. Un dato che per essere confermato dovrà attendere i bollettini dei prossimi tre giorni.

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