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Roma, bimba di sei anni rimane incastrata con la gamba in un’impastatrice

Un grande spavento, ma per fortuna nessuna conseguenza grave per una bambina di sei anni, rimasta con la gamba incastrata all’interno di un’impastatrice professionale in un’abitazione in Piazzale Prenestino a Roma. I vigili del fuoco l’hanno liberata ed è stata trasportata in codice giallo all’ospedale Bambino Gesù.
A cura di Alessia Rabbai
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Momenti di paura per una bimba di sei anni, rimasta con la gamba incastrata all'interno di un'impastarice professionale. I fatti sono accaduti nel pomeriggio di oggi, mercoledì 21 aprile in Piazzale Prenestino a Roma. Secondo le informazioni apprese la bambina, per cause non note e in corso d'accertamento, non riusciva a liberarsi dalla morsa del macchinario, che l'ha imprigionata, trattenendola dall'arto e impedendole di muoversi. Non è chiaro per ora se stesse in compagnia di un adulto o se abbia attivato il machcinario inavvertitamente. Scattata la chiamata al Numero unico delle Emergenze 112, sul posto è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco, arrivati al civico 47. Sul posto hanno lavorato i pompieri della squadra del Tuscolano 1 (3/A) e il personale Usar (TE/4) che l'hanno liberata utilizzando la centralina oleodinamica ed il divaricatore. Sul posto anche il personale sanitario del 112, che ha soccorso prontamente la piccola e l'ha tasportata in ambulanza con codice giallo all’ospedale Bambino Gesù.

I vigili del fuoco hanno liberato la bimba intrappolata nell'impastatrice

Da quanto si apprende la piccola fortunatamente non sarebbe grave e le sue condizioni di salute non destano particolare preoccupazione. Una tragedia sfiorata, soltanto un brutto episodio, che non ha avuto ripercussioni gravi. Arrivata al pronto soccorso, i medici l'hanno sottoposta agli accertamenti necessari al caso e l'hanno medicata. Presenti le forze dell'ordine per gli accertamenti del caso, che hanno ricostruito la dinamica dell'accaduto, ascoltando le persone che erano con lei, per capire come fosse possibile che stesse utilizzando il macchinario, potenzialmente pericoloso alla sua età. Ai militari spetterà il compito di verificare eventuali responsabilità a carico di chi avrebbe dovuto sorvegliarla.

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