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Rifiuti Roma, da Agenzia controllo e qualità sì a impianti. Europa Verde: “Spot a sostegno inceneritore”

ACOS, Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale, ha prodotto un focus sugli impianti per il trattamento della frazione organica. Critiche da Nando Bonessio, Europa Verde: “Da un’Agenzia indipendente chiamata a dare un contributo fattivo alla risoluzione del problema rifiuti a Roma mi sarei aspettato uno sforzo in più”.
A cura di Enrico Tata
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ACOS, Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale, ha prodotto un focus sugli impianti per il trattamento della frazione organica. Nel documento viene evidenziato che "il servizio di igiene urbana è uno dei più critici per la Capitale, ritenuto insoddisfacente da una larga maggioranza di romani". Per questo è giusto costruire gli impianti al fine di "garantire a Roma l'autosufficienza nella chiusura del ciclo dei rifiuti". Nel frattempo, però, c'è "l'esigenza di accompagnare le indispensabili azioni di adeguamento impiantistico (che esplicheranno i loro effetti nel medio-lungo periodo) con una strategia di breve periodo, altrettanto indispensabile per recuperare la fiducia nelle istituzioni e la collaborazione da parte dei cittadini, cruciale sia per il decoro della città, sia per la sostenibilità ambientale del ciclo dei rifiuti (quantità e qualità della raccolta differenziata), sia per la condivisione dei progetti di sviluppo infrastrutturale". I problemi della città, si legge ancora, "originano in molti casi da una carenza impiantistica (soprattutto di trattamento e smaltimento dei residui indifferenziati) che si ripercuote negativamente sulla raccolta in città e anche sulla pulizia delle strade". In questo contesto di degrado "proliferano poi comportamenti scorretti da parte di alcuni cittadini, esasperati, demotivati, distratti o a volte semplicemente incivili".

Qua il report completo.

Europa Verde attacca: "Report approssimativo, banalizza problema rifiuti"

Si tratta di un report "sostanzialmente approssimativo senza la possibilità di evincere in alcun modo le modalità di rilevamento dei dati utilizzati a fini statistici, facendolo risultare poco comprensibile e a tratti quasi banalizzando il problema rifiuti". Questo il parere di Nando Bonessio, consigliere capitolino di Europa Verde, che fa parte della maggioranza, ma che ha già espresso parere contrario alla proposta del sindaco Gualtieri di realizzare un termovalorizzatore nella Capitale. "Rimango esterrefatto – continua il consigliere – quando si scrive: ‘la termovalorizzazione permette di minimizzare gli scarti e le ceneri da inviare a discarica’. Niente di più falso. Gli studi più acclarati in materia ci dicono infatti che gli inceneritori (ricordo ai tecnici dell’ACOS che la parola termovalorizzatore non esiste ed è solo una operazione di marketing per far apparire sostenibile ciò che sostenibile non è), anche se realizzati con le migliori tecnologie, producono rifiuti speciali pericolosi come le ceneri, che vanno comunque smaltite in discarica, oltre alle emissioni di polveri sottili PM 2.5, di diossina e metalli pesanti”.

Sempre secondo Bonessio, "l'avversione dei cittadini alla localizzazione degli impianti per i rifiuti viene liquidata con un semplice e scontato ‘riferimento alla sindrome NIMBY’. L’Agenzia tenta un debole riferimento rispetto al fatto che gli impianti devono essere sostenibili e accettati dalla comunità. Non entra però minimamente nel merito del fatto che questi impianti devono essere di piccola-media taglia e diffusi sul territorio, con tempi di realizzazione paralleli in modo da far comprendere che non si vuole danneggiare un territorio a vantaggio di un altro". La conclusione del ragionamento del consigliere ‘verde': "Da un’Agenzia indipendente chiamata a dare un contributo fattivo alla risoluzione del problema rifiuti a Roma mi sarei aspettato uno sforzo in più”.

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