Resti umani ritrovati al San Camillo, finito il sopralluogo: cosa sappiamo sulle ossa

Sono terminati i sopralluoghi dei carabinieri all'ospedale San Camillo di Roma dove ieri, all'interno del padiglione Monaldi, sono stati ritrovati resti umani (anche se c'è chi parla della presenza di un intero scheletro). Il ritrovamento è avvenuto da parte di un operaio della ditta incaricata di svolgere le operazioni di ristrutturazione all'interno del padiglione. Il sopralluogo dei carabinieri, avvenuto insieme ai colleghi del reparto della scientifica, è durato ore.
Come appreso da Fanpage.it, le operazioni si sono concluse soltanto nel tardo pomeriggio di ieri. Adesso non resta altro che attendere i risultati degli esami del medico legale già disposti sulle ossa che permetteranno di fare luce sul periodo a cui risalgono, alle cause della morte e ad alcuni aspetti dell'identità della persona a cui appartenevano.
Il ritrovamento nell'ospedale San Camillo
Come anticipato, i resti umani sono stati ritrovati nel corso della mattinata di ieri, giovedì 24 luglio 2025, all'interno del padiglione Monaldi dell'ospedale San Camillo, attualmente dismesso e in cui sono in corso lavori di ristrutturazione. A ritrovare le ossa un operaio che ha fatto scattare immediatamente l'allarme.
I resti, classificati immediatamente come umani, sono stati recuperati al piano terra, all'interno del vano ascensore, in un cumulo di rifiuti di vario genere. L'area in cui sono stati trovati è stata posta immediatamente sotto sequestro. Sul posto, come anticipato, sono arrivati i carabinieri della stazione di Roma Monteverde e Trastevere, a cui si sono aggiunti, una volta compresa l'entità del ritrovamento, anche i Carabinieri della sezione rilievi del Nucleo Investigativo di via in Selci e il Medico legale.
A quando risalgono le ossa ritrovate all'ospedale San Camillo e a chi appartengono
Spetta proprio al medico legale cercare di fare chiarezza sulle ossa umane ritrovate all'ospedale San Camillo, cercare di comprendere a quale periodo risalgano e anche a chi appartengano.
Secondo una prima analisi, svoltasi già al momento del ritrovamento, i resti ritrovati, come anticipato, sono classificabili come umani. Ancora sconosciuta, però, l'identità della persona a cui appartenevano. Al momento non si conosce l'età né il sesso della persona a cui appartenevano le ossa ritrovate oggi. Ancora sconosciuta anche l'epoca a cui risalgono le ossa: secondo i primi accertamenti, le ossa sarebbero datate. Le indagini continuano serrate e col massimo riserbo.