video suggerito
video suggerito

“Regolare gli affitti brevi per salvare il centro di Roma”, la ricetta di Gualtieri per il turismo

Il sindaco Gualtieri rilancia la stretta su bed and breakfast e case vacanze: “Il centro non può svuotarsi. Roma punta su qualità e sostenibilità del turismo”.
A cura di Francesco Esposito
0 CONDIVISIONI
Roberto Gualtieri agli Stati Generali del Turismo di Roma Capitale (La Presse)
Roberto Gualtieri agli Stati Generali del Turismo di Roma Capitale (La Presse)

"Noi chiediamo con forza di regolare il settore extra alberghiero". Il sindaco Roberto Gualtieri parla con molta decisione agli Stati Generali del Turismo di Roma Capitale, in corso il 24 e 25 novembre all'Auditorium Parco della Musica. Una dichiarazione che assume ancora più urgenza dopo che il Consiglio di Stato ha ribadito quanto già detto dal Tar del Lazio: il riconoscimento degli ospiti di b&b e case vacanze si può fare anche a distanza. Un'altra sconfitta per il ministero degli Interni, che con una circolare del dicembre 2024 voleva imporre il riconoscimento di persona, e un'altra vittoria per i proprietari che mettono i loro immobili nel mercato degli affitti brevi.

"La riforma di Roma Capitale permetterà di migliorare il nesso fra la crescita del settore e la qualità", ha aggiunto Gualtieri, confidando che una maggiore autonomia decisionale possa aiutare la città a gestire il fenomeno noto come overtourism: quando l'eccessivo afflusso produce effetti negativi sulla vita dei residenti e sulla qualità dell'offerta turistica.

"Non vogliamo che il centro si svuoti", ma è già successo

"Noi non vogliamo che il centro si svuoti. Abbiamo bisogno di un centro con gli abitanti", ha proseguito Gualtieri. Invertire una tendenza in atto già da decenni sarà molto difficile. Nei 22 rioni più antichi di Roma, che comprendono anche zone come Prati, Testaccio ed Esquilino, nel 1951 risiedevano quasi 425mila persone, scese a poco meno di 200mila nel 1971. Nel 2021, negli stessi quartieri, si contavano 115mila residenti. I numeri sono ancora più impressionanti se si prende in considerazione solo il centro storico più caratteristico, a ovest del Tevere e fra piazza del Popolo e il Colosseo. Qui fra il 2014 e il 2019 è la popolazione residente è scesa del 35,8%.

Qualità e sostenibilità per il turismo di Roma

"Questa nostra richiesta sta dentro a una visione di sostegno al turismo come industria di qualità, che punta sulla qualità del lavoro, su contratti e salari adeguati per chi lavora nel turismo, è sulla qualità dell'esperienza", ha proseguito Gualtieri. Una visione che si tradurrebbe, secondo i piani del Campidoglio in "non concentrazione in alcuni luoghi o in alcuni periodi dell'anno. Ma una capacità di valorizzare la straordinaria offerta naturalistica, culturale, musicale della nostra città".

Il turismo resta un settore strategico per Roma, "un'industria che concorre a trainare il rilancio della Capitale, nel segno di una crescita intelligente, inclusiva e sostenibile", continua Gualtieri. "A noi premeva uscire da una situazione di scarsa serietà industriale del settore: volevamo realizzare una rivoluzione del turismo, una trasformazione all'insegna della qualità". Questa è la parola d'ordine, insieme a "sostenibilità".

"Sogniamo una Capitale che sia amica dell'ambiente, coesa, orgogliosa del proprio passato e al contempo metropoli contemporanea. Questo è il modello di turismo dell'esperienza e della sostenibilità che vogliamo perseguire. Roma è città del mondo – conclude il sindaco Gualtieri -, capitale di un turismo sostenibile e di una sua trasformazione in questo senso".

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views