110 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Elezioni regionali Lazio 2023

Regionali, incontro Movimento 5 Stelle – sinistra: si tratta sulle alleanze, ma senza il PD

Quasi tre ore di incontro tra le forze civiche e della sinistra e il Movimento 5 Stelle che vorrebbe costruire un nuovo perimetro di alleanze senza il PD a partire dal “no” all’inceneritore. Le sinistre ottengono un supplemento di riflessione e chiedono ancora a PD e M5S di non destinare il campo progressista a una sconfitta certa.
A cura di Valerio Renzi
110 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

L'appuntamento è per il pomeriggio in via del Campo Marzio, nel quartier generale del Movimento 5 Stelle. Da una parte l’alleanza Sinistra – Europa Verde, Pop della consigliera Marta Bonafoni, Sinistra Civica Ecologista che ha come riferimento l'eurodeputato Massimiliano Smeriglio e i cristiano sociali di DemoS, dall'altra Paola Taverna e Francesco Silvestri per il Movimento 5 Stelle, accompagnati dagli esponenti di Coordinamento 2050 Paolo Cento e Giuseppe Libbutti.

È il primo incontro che il M5S tiene con alcune forze del centrosinistra. Tre ore d'incontro iniziate con la certezza che buona parte delle forze civiche e di sinistra passasse armi e bagagli con i pentastellati, e terminato con un nuovo supplemento di riflessione. La sinistra continua a chiedere, con sfumature diverse, a PD e M5S di fare entrambi un passo indietro e di trovare un accordo su programma e candidato per non perdere le elezioni. Se non si trovasse Sinistra Italiana e Sinistra civica non escludono di correre in solitaria senza allearsi ai pentastellati, mentre i Verdi insistono per rimanere ancorati al PD. Nessuno dei presenti al tavolo però ha intenzione di accodarsi al Movimento 5 Stelle.

Si è aperto uno spiraglio? È presto per dirlo, soprattutto perché i pentastellati chiedono di fatto un passo indietro di Alessio D'Amato, già scelto da PD e Terzo Polo. Per dare il polso del clima basta dire che mentre si discute in via del Campo Marzio va in onda l'ennesima scazzottata a colpi di agenzie e twewt tra PD e Movimento. Sul ring Giuseppe Conte e il sindaco Roberto Gualtieri, che se le danno di santa ragione sul tema scelta dai pentastellati per rompere l'attuale maggioranza di governa alla Regione Lazio: il solito termovalorizzatore. "Una forza che propone di costruire un inceneritore da 600mila tonnellate è una forza conservatrice della peggior specie", è il gancio sferrato da Conte . "Basta demagogia — para e risponde con un diretto il sindaco— conservatore è mandare i nostri rifiuti nelle discariche di tutto il Lazio e nei termovalorizzatori d’Europa".

"Non ha aiutato il fatto che, mentre eravamo lì, Conte e Gualtieri si sfidassero a colpi di tweet sull'inceneritore di Roma. – ha commentato questa mattina Marta Bonafoni – La mia posizione sul tema è nota (sono contraria). Dopodiché comincia a suonare insopportabile che su un'unica questione – che peraltro nei mesi scorsi, giustamente, né aveva determinato l'uscita dei Cinque Stelle dalla maggioranza né aveva impedito accordi elettorali alle amministrative di molte città – si giochi il destino di 6 milioni di persone. Sempre ieri il governo Meloni ha tagliato il reddito di cittadinanza, lo abolirà a partire dal 2024".

Schiacciati tra PD e M5S le forze della sinistra che chiedono ai dem di aprire di nuovo a un confronto, e di spostare il baricentro dell'alleanza da Calenda a Conte, e ai pentastellati di smetterla di pensare più ai sondaggi che a vincere le elezioni. Una vera mission impossibile. E intanto il centrodestra se la ride.

110 CONDIVISIONI
146 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views