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Rapinano e violentano un 17enne e sua madre: “Hanno preteso anche un toast prosciutto e formaggio”

Notte di violenza a Casal Monastero, Roma. Dopo lo stupro, i due minorenni accusati di rapina e violenza sessuale hanno preteso dalla vittima un toast con il prosciutto cotto.
A cura di Enrico Tata
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Rapinato, stuprato più volte, lui e sua madre, sequestrato in casa. Un incubo lungo cinque ore, tra interminabili violenze. Tutto comincia in piena notte a Centocelle, dallo Zozzone, una cornetteria notturna tra le più famose di Roma. Francesco (nome di fantasia) si ferma a mangiare qualcosa dopo aver trascorso una serata in pizzeria insieme ad alcuni amici, viene avvicinato da due coetanei, due tunisini di 16 e 17 anni. Lo rapinano e lo stuprano, poi lo costringono a portarli a casa sua a Casal Monastero, periferia nord est della Capitale. Là violentano pure sua madre e le chiedono anche di preparargli un toast prosciutto e formaggio. I due stupratori vengono rintracciati e arrestati in zona San Giovanni grazie alla geolocalizzazione dello smartphone che avevano rubato alla vittima.

Stando a quanto riporta La Repubblica, i due ragazzi chiudono Francesco nel portabagagli della sua minicar e si dirigono a San Basilio. Là la prima violenza sessuale, ripresa con lo smartphone. Poi risalgono in macchina e chiedono alla vittima di accompagnarli a casa sua per avere altri soldi (con sé aveva soltanto 10 euro). Vengono presentati alla mamma come due amici e poi, una volta dentro all'appartamento, si fanno consegnare 250 euro in contanti. Stuprano la madre di Francesco nella camera da letto e la minacciano con un coltello, poi le ordinano di preparare loro un toast. "Quel ragazzo mi ha puntato il coltello, mi ha preso la mano, ha iniziato a strusciarsi. Io ho provato più volte ad allontanarmi, a un certo punto non ce l'ho fatta più", il racconto della donna.

L'incubo non è ancora finito, perché poi i due ragazzi chiedono a Francesco di riaccompagnarli a casa. Ripartono con la minicar, si fermano a Testaccio e stuprano ancora la loro vittima in diretta Facebook. Poi la macchina viene messa di nuovo in moto, ma tutti i movimenti vengono registrati dal gps dello smartphone e permettono alle volanti della polizia di intercettare la minicar alle 4 del mattino in via dell'Amba Aradam, zona San Giovanni. I due violentatori sono ubriachi, Francesco è in macchina con loro. I giovani tunisini dovranno rispondere delle accuse di stupro e rapina aggravata.

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