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Ragazzina di 14 anni violentata nel campo rom di via Salone: portata in una comunità protetta

La ragazzina di 14 anni trovata mentre vagava in stato confusionale all’interno del campo rom di via Salone, è stata trasferita in una comunità protetta e allontanata dalla famiglia.
A cura di Natascia Grbic
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Una situazione delicata, con un passato di violenze e abusi, che hanno portato i giudici e i servizi sociali a decidere per l'allontanamento della minore dal campo rom di via Salone. La ragazzina di 14 anni che ha denunciato di aver subito abusi da alcuni residentiè stata adesso trasferita in un luogo protetto. Come riportato da Il Corriere della Sera, sarà seguita sotto il profilo psicologico, per capire ed elaborare cosa è successo nel campo dove viveva con la sua famiglia. Il timore è che la giovane non sia stata vittima di un episodio isolato. Gli abusi, infatti, andrebbero avanti da diverso tempo.

Sul caso indagano e stanno raccogliendo informazioni gli agenti del VI Gruppo della Polizia Locale di Roma Capitale. Come detto, si tratta di una situazione delicata, dai contorni ancora poco chiari. La 14enne, che aveva tracce di stupefacenti nel sangue, sarebbe stata attirata in un capannone da due uomini molto più grandi di lei, di 26 e 30 anni. Stando alle informazioni disponibili finora, si tratterebbe di un presunto fidanzato e di un cugino, di cui non c'è traccia al momento nel campo di via Salone. Sarebbero fuggiti subito dopo i fatti, e al momento sono ancora ricercati. Ci sarebbe un video delle violenze, nel quale però non sarebbero visibili gli aggressori, che sarebbe girato nel campo dopo i fatti.

A intercettare la ragazzina sono stati gli agenti della Polizia Locale. La 14enne vagava nel campo da sola, in evidente stato confusionale. Quando ha visto i vigili, si è avvicinata raccontando di essere stata "drogata e violentata", e chiedendo aiuto. Ricoverata immediatamente all'ospedale Bambino Gesù di Roma, è stata presa in carico dai medici e poi dimessa. Subito dopo, data la situazione estremamente fragile e complessa in cui riversa, i giudici hanno deciso per il trasferimento immediato in un luogo protetto, lontano dal campo rom in cui viveva con la famiglia.

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