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Prende a schiaffi la compagna fino a romperle il timpano e la morde alla gola

Le ha rotto il timpano prendendola a schiaffi e le ha spaccato una costola prendendola a calci. In un’altra occasione l’ha morsa alla gola, davanti al figlio piccolo. Trasferito in carcere un 40enne.
A cura di Beatrice Tominic
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Morsi alla gola. Schiaffi così forti da romperle il timpano e calci da spezzarle le costole. È successo in provincia di Latina dove un uomo di 40 anni di Sezze è stato arrestato dai carabinieri lo scorso 14 dicembre. Il quarantenne è stato poi trasferito in carcere, secondo il gip che ha disposto la misura, ci sono troppi indizi a carico dell'uomo: dalle denunce della compagna alla documentazione sanitaria fino ai rilievi fotografici. La sua versione dei fatti, secondo la quale avrebbe colpito la donna con "soltanto un paio di schiaffi", non sarebbe evitata ad evitargli la cella.

Gli abusi da marzo 2023

La donna ha sporto denuncia nei primi giorni di dicembre: ha raccontato alle forze dell'ordine un lungo elenco di abusi e maltrattamenti subiti dal compagno. Gli episodi di violenza sono iniziati già a marzo del 2023, con la nascita del primo figlio e sono durati fino a novembre: succedeva sempre nell'abitazione del compagno, a Sezze. Poi la scelta della donna di rientrare a casa dai genitori, a Sonnino.

Durante la prima lite il quarantenne ha preso a schiaffi la compagna. In aprile, dopo altre aggressioni verbali, le è arrivato un pugno nell'occhio destro e schiaffi sul labbro. A giugno, ancora una volta, ha ricevuto schiaffi sul volto, pizzichi e una lesione al labbro prima e, in un secondo episodio di violenza, un morso al collo. Ad agosto nuove liti e nuove botte, fino ad arrivare allo scorso novembre. Gli schiaffi questa volta le hanno provocato la rottura del timpano. Durante l'aggressione è stata raggiunta da un calcio ed ha riportato una costola rotta.

L'ultimo episodio e la denuncia

Lo scorso 14 dicembre, infine, come scrive Latina Oggi.eu, è arrivata l'ultima aggressione, con escoriazioni e contusioni. Stavolta, però, sono intervenuti i carabinieri della stazione locale che hanno arrestato l'uomo. Nonostante la fine della convivenza nel mese di novembre, quanto avvenuto nel mese successivo dimostra quanto a rischio si siano trovati la donna e il figlio piccolo. Il reato in flagranza e la pericolosità del soggetto hanno portato il giudice a convalidare l'arresto con trasferimento in carcere, presso la casa circondariale di via Aspromonte di Latina.

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