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Picchiato a 15 anni da un buttafuori del Piper, il gestore: “Non ammettiamo clienti sotto i 18 anni”

Giancarlo Bornigia, uno dei gestori del Piper Club di Roma di via Tagliamento, ha replicato alla denuncia che i genitori di un ragazzo minorenne hanno fatto tramite Fanpage.it: “Prendiamo le distanze da qualunque episodio di violenza che dichiariamo estraneo al nostro locale”. E sottolinea: “Non ammettiamo minori di 18 anni”.
A cura di Alessia Rabbai
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"Attendiamo di conoscere i riscontri della vicenda, ma prendiamo le distanze da qualunque episodio di violenza che dichiariamo estraneo al nostro locale". È il commento di Giancarlo Bornigia, storico imprenditore della notte di Roma, e tra i proprietari del Piper Club di Roma, alla vicenda raccontata da Fanpage.it che vede protagonista un 15enne. Il giovane ha denunciato come la notte di venerdì scorso sarebbe stato preso a pugni e minacciato da un buttafuori della famosa discoteca. "Abbiamo avviato degli accertamenti interni su quanto successo, personalmente al momento dei fatti non ero presente, ma trovo delle discrepanze su quella che è la nostra politica aziendale e quanto raccontato dai genitori alla vostra testata". Bornigia, che insieme ai due fratelli e a un altro socio gestisce il locale notturno di via del Tagliamento, spiega: "Non ammettiamo ragazzi e ragazze al di sotto dei 18 anni, i clienti infatti per entrare devono presentare un documento di riconoscimento, oltre al Green Pass. Ciò che al momento pensiamo è che il giovane si sia presentato con un documento non suo o che qualcuno lo abbia fatto entrare nonostante l'età".

Acquisite le immagini delle telecamere

I carabinieri che indagano sull'accaduto si sono recati al Piper Club la notte stessa dopo la chiamata della mamma del ragazzo, che lo ha raggiunto davanti alla discoteca e sono tornati ieri mattina per acquisire le immagini delle telecamere presenti all'interno del locale, in particolare di quella posizionata davanti ai bagni, dove, secondo la versione raccontata dal ragazzo, si sarebbe consumata la violenza. "I carabinieri stanno svolgendo gli accertamenti necessari per ricostruire il quadro dell'accaduto, qualora emergano eventuali responsabilità da parte del buttafuori, che ci teniamo a specificare, è stato scelto dall'agenzia che per noi si occupa del reclutamento di questa parte di personale, il lavoratore in questione sarà allontanato".

Il minore picchiato al Piper Club ha 30 giorni di prognosi

Il ragazzo vittima della violenza era insieme ad alcuni suoi amici per trascorrere una serata spensierata all'insegna del divertimento, ma che è terminata con un accesso in pronto soccorso con codice arancione. I genitori, dopo aver ascoltato il racconto del figlio, hanno spiegato che il minore era in bagno insieme agli amici e ad altri coetanei e hanno inziato a intonare cori da stadio. Uno dei buttafuori gli ha chiesto di smettere, ma ciò non è accaduto. Così lo ha preso a pugni, tre sul volto e uno dietro alla nuca, facendolo cadere sul pavimento. Il giovane è poi scappato fuori dal locale, sentendosi seguito e ha chiamato sua madre per chiederle di andarlo a prendere. Accompagnato al pronto soccorso del Policlinico Umberto I, i medici gli hanno riscontrato un trauma cranico, la frattura del naso, un dente rotto, un labbro spaccato e un ematoma alla tempia. La prognosi è di 30 giorni, salvo complicazioni e dovrà sottoporsi ad altri controlli.

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