Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Performance di NUDM per la Palestina a Piazza del Popolo: “Condanniamo il silenzio genocida della fame”

Le attiviste di Non Una Di Meno hanno fatto una performance per la Palestina a Piazza del Popolo a Roma “contro il silenzio genocida della fame usata come arma”. Hanno lanciato la prima azione in migliaia di luoghi al mondo.
A cura di Alessia Rabbai
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Le attiviste di Non Una Di Meno manifestano per la Palestina a Piazza del Popolo
Le attiviste di Non Una Di Meno manifestano per la Palestina a Piazza del Popolo
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"Piantiamo semi collettivi, Palestina Libera!" è il grido di condanna e resistenza delle attiviste di Non Una di Meno, che hanno fatto una performance a sostegno della Palestina contro il genocidio a Piazza del Popolo. "Condanniamo, denunciamo il silenzio genocida della fame in Palestina".

Una prima azione quella lanciata oggi da Non Una Di Meno, che fa parte dell'azione globale "Resistencia Feminista Por Una Libre Palestina". La voce delle attiviste si alza al centro di Roma. Il rullo di tamburi e un unico coro contro le violenze e la fame usata come arma. "Insistiamo, resistiamo, pretendiamo vita degna, Palestina Libera! Resistenza collettiva". Non Una Di Meno non si ferma nella protesta, "la marea non si ferma".

La performance di Non Una di Meno a Piazzale Flaminio
La performance di Non Una di Meno a Piazzale Flaminio

Bandiera della Palestina a Piazza del Popolo

Sui sampietrini è stata adagiata una bandiera della Palestina chiusa, che al termine della performance le attiviste hanno srotolato in silenzio, come un lenzuolo, e che ha coperto parte di Piazza del Popolo. Tutt'intorno diversi passanti si sono fermati per partecipare attivamente alla performance, urlando e cantando in segno di solidarietà.

La bandiera della Palestina srotolata a Piazza del Popolo
La bandiera della Palestina srotolata a Piazza del Popolo

"Azione globale, in migliaia di luoghi del mondo"

"In migliaia di luoghi del mondo abbiamo lanciato la prima azione – spiegano le attiviste di NUDM – Le lotte femministe nascono lì dove la vita è negata. A Gaza, la fame si converte in arma, smantellando tutta la possibilità di sopravvivenza e continuità. Questa violenza pretende di insegnarci la rassegnazione e vuole silenziare i nostri corpi, rompendoli.

Noi rispondiamo con un'altra pedagogia: una pedagogia della cura, che porta semi di rabbia e di speranza. Dal Sudan alla Palestina, dall'Argentina al Kurdistan, le minacce di repressione sono dentro le nostre storie però non sono mai riuscite a cancellare la nostra capacità di tessere solidarietà. Siamo con un piede a terra e con uno a bordo della Global Sumund Flotilla".

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