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Perché la metro di Roma è al collasso: non c’è manutenzione dei treni

Fanpage.it ha intervistato David Catarci del dipartimento Filt Cgil, per capire a cosa sono dovuti i guasti dei treni della metro di Roma e qual è lo stato dell’infrastruttura.
A cura di Alessia Rabbai
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La metropolitana di Roma è al collasso, tra guasti e treni fuori uso, che rallentano il servizio e in certi casi lo bloccano. Com'è accaduto ieri mattina alla linea B1, che è stata interrotta per la mancanza di convogli e non è stato possibile svolgere le corse. I disservizi riguardano trasversalmente tutte le linee metropolitane di Roma. Fanpage.it ha intervistato David Catarci del dipartimento Filt Cgil, per capire a cosa sono dovuti i guasti dei treni della metropolitana e qual è lo stato attuale dell'infrastruttura, anche in previsione delle prossime chiusure serali che a partire dalle ore 21 interesseranno le linee A e B. La prima chiuderà per l'intera tratta dal 15 giugno per i successivi 18 mesi dal lunedì al venerdì, ad esclusione del fine settimana che continuerà a restare aperta fino all'una e mezza, mentre la seconda tra Laurentina e Castro Pretorio dal 19 aprile al 6 giugno.

Cosa riguarderanno gli interventi sulla linea A che chiuderà alle 21?

A breve partiranno i lavori di rifacimento al cosiddetto ‘armamento ferroviario', perché il binaro sul quale transitano i convogli è a fine vita e rischierebbe il danneggiamento dei carrelli. Le prossime chiusure anticipate alle ore 21 della metro A riguardano lavori sui binari, che sono programmati da tempo. L'azienda dovrà pensare a un piano per assicurare il servizio con delle navette, anche se si tratta di una copertura parziale in quanto, tratta, frequenza e capienza della metropolitana non è sostituibile da alcun mezzo di superficie.

Perché ieri è stata interrotta la metro B1?

Per quanto riguarda la linea B i treni circolanti, per mancanza di revisione, sono passati da un numero inferiore a quello programmato, da 28 a 21 fino ad arrivare ai 12/14 di ieri. Uno stato in cui arrivando al di sotto del numero di convogli consentito per svolgere il regolare servizio, Atac evidentemente ha dovuto interromepre la linea B1, anziché gravare sulla frequenza dei treni, perché è impossibile coprire tutti e e due i tracciati e l'attesa sarebbe stata troppo lunga. Sulla Linea B siamo quasi ai livelli di una ferrovia regionale, in alcuni casi superiamo i 10 minuti.

Perché i treni si rompono?

A causa della revisione straordinaria dei treni, che andrebbe fatta dopo una certa quantità di chilometri o anni, come previsto dalle attuali normative ministeriali, cosa che non è accaduta con cadenza regolare anche causa dei mancati finanziamenti bloccati dalla ragioneria capitolina. I convogli delle linee A e B non si sono mai fermati nel tempo proprio per una carenza già esistente di treni, inoltre l'officina che deve occuparsi della manutenzione, che dovrebbe ritornire le ruote che si consumano sui binari, è stata per un periodo di tempo ferma a causa della revisione del tornio in fossa e da poco riattivata. In poche parole si è spinta la macchina troppo oltre, senza fermarla mai, le conseguenze sono i guasti, come accade anche per gli autobus. Un'altra causa è la carenza del personale manutentivo.

Quindi cosa serve fare?

Certo è da un lato che la dirigenza di un'azienda che sa quali sono le criticità non può arrivare all'ultimo non preventivando le attività manutentive dall'altro il ministero stesso che gioca un ruolo chiave sulla sicurezza in esercizio (Ansfisa) dovrebbe contribuire ad intavolare un rapporto basato sul dialogo reciproco atto a trovare soluzioni condivise nel breve e nel lungo periodo.

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