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Paura variante Omicron nel Lazio: “Alzare velocemente argini, possibili repentini cambi di scenario”

D’Amato sottolinea che occorre “rapidamente alzare l’argine contro la variante Omicron” e per far questo bisogna correre con la campagna vaccinale.
A cura di Enrico Tata
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I dati che arrivano da New York spaventano: in tre giorni, tra il 9 e il 12 dicembre, la percentuale di persone positive al coronavirus è raddoppiata. Un balzo che, secondo gli esperti, è dovuto alla diffusione della variante Omicron. Negli ultimi giorni in città sono stati registrati circa 2900 casi positivi al giorno. Si tratta di dati preoccupanti e che, secondo l'assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D'Amato, vanno tenuti in considerazione: "Abbiamo un vantaggio da difendere e non dobbiamo abbassare la guardia, il dato che proviene da New York di casi raddoppiati in tre giorni è un elemento da tenere in forte considerazione, peraltro uno dei tre casi di variante Omicron rilevati ieri proveniva proprio dagli Stati Uniti. L’effetto raddoppio potrebbe portare a repentini cambi di scenario".

D'Amato: "Correre con le vaccinazioni per arginare Omicron"

D'Amato sottolinea che occorre "rapidamente alzare l'argine contro la variante Omicron" e per far questo bisogna correre con la campagna vaccinale. Soltanto ieri sono state somministrate 61.800 dosi di vaccino e di queste oltre 4.500 sono prime dosi. Nel Lazio oltre il 30 per cento degli adulti ha fatto la dose booster (in totale sono state somministrate 1,4 milioni di dosi). Nei giorni scorsi è cominciata anche la campagna di vaccinazione pediatrica per i bambini della fascia d'età tra 5 e 11 anni. "La campagna pediatrica ha avuto un buon inizio e confidiamo nel lavoro dei pediatri e nella grande attenzione delle famiglie della nostra regione", ha spiegato l'assessore D'Amato. Un primo risultato dell'aumento delle somministrazioni dei richiami, ha fatto notare nell'ultimo report la Fondazione Gimbe, è l'abbassamento del tasso di ospedalizzazioni sul numero totale di casi registrati.

Quando il Lazio passerà in zona gialla

Negli ultimi giorni almeno questa curva sembra piegarsi verso il basso: i contagi aumentano, ma meno persone, in percentuale, hanno bisogno di cure ospedaliere. La speranza della Regione Lazio è questa: correre con le vaccinazioni per cercare di piegare al più presto la curva ed evitare il passaggio in zona gialla che, almeno secondo i dati attuali, appare inevitabile a gennaio. L'incidenza dei casi ogni 100mila abitanti è molto alta, il tasso di posti letto occupati nelle terapie intensive ha già superato la soglia critica fissata dal governo al 10 per cento e il tasso di occupazione dei posti letto ordinari è al 12 per cento, percentuale vicina al limite del 15 per cento.

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