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L'omicidio di Willy Monteiro Duarte a Colleferro

Omicidio Willy, il carabiniere che lo ha soccorso: “Gli tenevo la mano, poteva essere mio figlio”

“Sono rimasto accanto a Willy fino a quando i paramedici non l’hanno portato via, ero in pena per lui come fosse un figlio”. Il maresciallo che ha soccorso Willy e chiamato l’ambulanza ha raccontato i momenti vissuti nella tragica notte in cui è stato brutalmente ucciso il ventunenne di Paliano.
A cura di Alessia Rabbai
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Willy Monteiro
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"Una scena disperata, tra le più cruente che ho visto durante i miei anni di servizio". Sono le parole del maresciallo Antonio Carella, il carabiniere che ha soccorso Willy Monteiro la notte tra il 5 e il 6 settembre a Colleferro e ha chiamato l'ambulanza a bordo della quale il ventunenne è morto, durante il trasporto in ospedale. In un'intervista rilasciata a Il Corriere della Sera, il militare ha ripercorso i momenti dei tragici fatti quando, mentre era nel suo alloggio di servizio, ha udito delle grida provenire dalla strada. "Sono sceso e ho visto il ragazzo a terra. Mi sono accertato che Willy respirasse, mentre chiamavo i soccorsi e il comando, che ha avviato le indagini". Il maresciallo Carella ha riportato il racconto di alcuni ragazzi presenti al momento dell'accaduto, con i quali il carabiniere è rimasto in contatto in questi giorni.

Il carabiniere: "In pena per Willy come fosse un figlio"

"Mi hanno detto di aver visto arrivare un'auto (intestata alla compagna di Alessandro Bianchi, fratello maggiore di Marco e Gabriele) della quale un ragazzo è riuscito a scattare una foto con lo smartphone, immagine ora in possesso del comandante Ettore Pagnano. Dopo pochi minuti che sono sembrati interminabili è arrivata l'ambulanza: "Sono rimasto accanto a Willy fino a quando i paramedici non l'hanno portato via, ero in pena per lui come fosse un figlio". E ha aggiunto: "Quella in cui è rimasto vittima Willy è stata una scena disperata, tra le più cruente alle quali ho assistito durante i miei anni di servizio".

I carabinieri hanno portato i ragazzi in caserma

I carabinieri verso le quattro si sono presentati nel bar della famiglia Bianchi Night Bistrot di Artena, dovehanno trovato cinque ragazzi subito sospettati di essere coinvolti nel delitto ai quali hanno comunicano la morte di Willy e li invitano a seguirli in caserma.

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