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Febbre Dengue

Nuovo caso di Dengue nel Lazio, questa volta a Roma: ipotesi “contagio autoctono”

Dopo la segnalazione dei giorni scorsi al Circeo, la direzione Salute della Regione Lazio ha reso noto un nuovo caso nel XIV Municipio della Capitale. Scatta il protocollo operativo: isolamento di 7 giorni.
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Dopo il primo caso della scorsa settimana a San Felice Circeo, ne è stato segnalato un altro. È il secondo caso di Dengue nel Lazio nel giro di pochi giorni: questa volta proprio nella Capitale, nel XIV Municipio. A comunicarlo, il ministero della Salute e in seguito la stessa Regione Lazio. In una nota della direzione Salute della Regione si parla dell'"identificazione, nel territorio del comune di Roma, di un caso confermato di Dengue, senza storia di viaggi in aree con documentata circolazione del virus e quindi con possibile esposizione autoctona". Non si parla più, come invece era accaduto per il caso precedente segnalato dalla Asl di Latina, di persone di ritorno da viaggi in zone endemiche per l'infezione.

Entrambi i pazienti, comunque, "sono in via di guarigione e sono state attivate tutte le procedure per la profilassi e la disinfestazione dei luoghi coinvolti", si legge in una nota del ministero della Salute, impegnato nel monitoraggio della situazione sul territorio nazionale con il supporto dell'Istituto Superiore di Sanità.

Protocollo: isolamento per 7 giorni

Come riportato nel documento regionale di sorveglianza e risposta alle Arbovirosi, dal momento della segnalazione scatta il protocollo operativo: "Al fine di ridurre la diffusione della malattia è raccomandato l’isolamento domiciliare fiduciario del caso possibile, probabile o confermato, per 7 giorni a partire dall’esordio dei sintomi, nonché l’adozione di misure protettive nei confronti delle punture di insetto per contribuire, in tal modo, ad interrompere la trasmissione".

I sintomi: "Simili alle influenze comuni, ma più gravi"

La Dengue è una sindrome febbrile acuta causata da un virus a rna della famiglia flaviviridae, trasmessa dalla puntura di zanzare infette. È più frequente nelle fasce tropicali e subtropicali, ma può essere trasmessa anche dalla A albopictus – o zanzara tigre – sgradito ospite più che presente anche nella nostra penisola.

Sergio Parrocchia, direttore sanitario aziendale della Asl di Latina, in un'intervista a Fanpage.it ha spiegato che i sintomi sono simili a quelli delle influenze comuni, ma più gravi: febbre con temperatura particolarmente elevata, di circa 40 gradi; una forte cefalea; nausea, vomito; ghiandole gonfie; dolori muscolari e articolari e talvolta eruzioni cutanee. I sintomi possono avere una durata che varia da 2 a 7 giorni e generalmente compaiono dopo 3 o 4 giorni dalla puntura infettante. Si tratta di un virus che colpisce indipendentemente dalla fascia d'età neonati, bambini e adulti.

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