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Aggiornamenti sul caso Emanuela Orlandi

Non solo Emanuela Orlandi e Mirella Gregori: “Tra maggio e giugno 1983 sei minori scomparse vicino al Vaticano”

È stata ricevuta nei giorni scorsi in commissione bicamerale d’inchiesta la dottoressa Jessica Leone, giurista e criminologa clinica, che si è occupata di svolgere lo studio sulle minorenni scomparse a Roma a maggio e giugno del 1983.
Intervista a Jessica Leone
Giurista Esperta in Diritto Penale e Criminologa Clinica, già collaboratrice di NeuroIntelligence – Institute for Ethical Criminological Research.
A cura di Beatrice Tominic
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I manifesti che tappezzavano Roma nel 1983. A sinistra quello con Mirella Gregori, a destra quello con Emanuela Orlandi, scomparsa il mese dopo.
I manifesti che tappezzavano Roma nel 1983. A sinistra quello con Mirella Gregori, a destra quello con Emanuela Orlandi, scomparsa il mese dopo.
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Jessica Leone è la dottoressa che ha svolto, in collaborazione con NeuroIntelligence – Institute for Ethical Criminological Research di Franco Posa, lo studio sulle ragazze minorenni scomparse a Roma fra il 1982 e il 1983, nello stesso periodo in cui sono sparite Mirella Gregori prima ed Emanuela Orlandi poi. Secondo il suo studio sono quasi 20 le adolescenti, di circa 15 anni, scomparse a Roma nel solo quadrante compreso fra il Vaticano e Corso Rinascimento.

In particolare, a poca distanza dal Vaticano, risultano esserci 6 casi di scomparsa ad una distanza di massimo 2,5 chilometri circa dal luogo dove è stata vista per l'ultima volta, corso Rinascimento, mentre 15 sono i casi compresi i sei precedenti ad una distanza di massimo 5 chilometri in linea d'aria da Città del Vaticano.

Chiamata ad esporre i risultati dello studio, effettuato nel periodo in cui collaborava con Neurointelligence, il cui direttore scientifico è il professor Franco Posa, davanti alla commissione bicamerale di inchiesta sui casi di scomparsa di Mirella Gregori ed Emanuela Orlandi la settimana scorsa, ha spiegato a Fanpage.it in cosa consiste e quali punti restano scoperti e da approfondire.

Come è nato lo studio sulle ragazze scomparse a Roma?

È stata un'attività tecnico-scientifica commissionata dal noto avvocato penalista Valter Biscotti iniziata con un'attenta analisi di un documento della Questura di Roma, della Divisione Polizia Giudiziaria in cui sono riportati nome, cognome, data di nascita e data di scomparsa, ufficio competente, se siano state rintracciate o non rintracciate e, in alcuni casi, in allegato anche le denunce di scomparsa. Per svolgere l'intero studio è stato necessario impiegare diverso tempo.

Su quante ragazze scomparse avete lavorato?

Inizialmente ci siamo trovati davanti un elenco di 177 persone scomparse, tutte di sesso femminile. Poi abbiamo effettuato una prima scrematura, conservando soltanto i nomi di persone non rintracciate e ne sono rimaste 39. Con un'altra selezione siamo arrivati a prendere in esame 34 casi. L'età media delle persone scomparse è di 15,7 anni.

Tutte compatibili con Gregori e Orlandi per età.

Non soltanto. La maggiore concentrazione di casi di scomparsi è nei mesi di maggio e di giugno del 1983: soltanto a maggio 1983 ne contiamo dieci, sei il mese successivo per un totale di 16 casi in soli due mesi. Da questo primo dato abbiamo proceduto all'applicazione del Geographic Profiling, adattando questa tecnica e personalizzandola ai casi in questione. Lo scopo è stato proprio quello di analizzare se le scomparse prese in esame potessero avere un'ipotetica relazione di luogo tra di loro, tenendo come punto di riferimento, laddove non fosse disponibile il luogo di scomparsa, l'ufficio competente in cui è stata sporta la denuncia. Abbiamo fatto anche un'attività di Crime Mapping.

Mirella Gregori.
Mirella Gregori.

E come mostrano i risultati dello studio, questa relazione è stata confermata.

I casi di scomparsa presi in esame a questo punto della ricerca risalgono a un periodo temporale compreso fra il 1982 e il 1983. Non abbiamo ritenuto opportuno restringere lo studio ai casi unicamente al 1983, quindi l'anno in cui si sono verificate le scomparse di Mirella Gregori ed Emanuela Orlandi, ma di estenderlo a tutte le altre scomparse, perché rappresentano un numero davvero importante.

E cosa è emerso?

Dal punto di vista geografico a poca distanza dalla Città del Vaticano, luogo di residenza di Emanuela Orlandi, risultano essere sei casi di scomparsa ad una distanza di massimo 2,5 km circa dal luogo dove è stata vista per l'ultima volta, ovvero corso Rinascimento. In questo studio l'attività di geolocalizzazione è stata utilizzata con lo scopo di identificare le possibili relazioni in termini di distanza tra i luoghi di scomparsa e alcuni riferimenti sempre geografici, come luogo di scomparsa di Emanuela Orlandi e l'area del Vaticano. Inoltre, incrociando i dati sono otto i casi tra maggio e giugno del 1983 che rientrano nel raggio stretto di 5 km circa da Città del Vaticano.

Dal punto di vista temporale, invece?

Per quanto riguarda la questione temporale, nel periodo compreso fra i due mesi di maggio e giugno sono state 16 le ragazze scomparse. Nello specifico, nel mese di maggio, l'età media risulta essere di 15,9 anni. Nel mese di giugno, invece, l'età media delle scomparse è di 15,6 anni. Un dato sicuramente da tenere in considerazione.

A parte l'età, cosa sappiamo delle ragazze scomparse? Oltre all'età potrebbero avere dei tratti in comune, ad esempio, per caratteristiche fisiche o stile di vita?

Non esagero se dico che sappiamo poco e niente. Non abbiamo informazioni sull'aspetto delle giovani, ad esempio, quindi è pressoché impossibile effettuare confronti. Analizzando le denunce di scomparsa, però, abbiamo notato che un istituto compariva più di una volta. Il nome del centro si trova anche nella denuncia di una ragazza che si sarebbe allontanata proprio dall'istituto il 20 giugno del 1983, appena due giorni prima della scomparsa di Emanuela Orlandi.

Un istituto scolastico?

No, parliamo di un centro italiano donne che compariva più di una volta fra le denunce. A fronte di quanto ritrovato abbiamo svolto una ricerca per fonti aperte e abbiamo trovato un articolo in cui si diceva che, proprio sul centro, c'erano state delle indagini. Secondo quanto riportato dall'articolo alcune minorenni sarebbero fuggite da quell'istituto e poi sarebbero state avvicinate e convinte a prostituirsi dopo un pagamento in denaro. Bisogna capire, bisogna indagare, bisogna cercare di saperne di più riguardo quell'istituto, perché ad oggi si sa poco e niente.

Ma non c'è ancora una stima, un numero preciso delle ragazze che sarebbero passate per l'istituto. Anche le informazioni sul centro stesso sono pochissime e non chiare. Ma personalmente trovo che potrebbe aprire nuovi scenari e sarebbe una strada da approfondire.

I manifesti che tappezzavano Roma nel 1983. A sinistra quello con Mirella Gregori, a destra quello con Emanuela Orlandi, scomparsa il mese dopo.
I manifesti che tappezzavano Roma nel 1983. A sinistra quello con Mirella Gregori, a destra quello con Emanuela Orlandi, scomparsa il mese dopo.

Si aspettava di essere chiamata in commissione bicamerale d'inchiesta?

Siamo stati molto onorati di essere stati chiamati a esporre il nostro lavoro e l'attività tecnico-scientifica che abbiamo svolto. Anche per dare risalto alle altre ragazze scomparse. La domanda fondamentale ruota intorno a cosa possa essere successo alle ragazze scomparse. Perché così tante in un periodo di tempo e in un'area così ristretti?

Anche per restituire dignità e giustizia a tutte le giovani scomparse.

Esattamente. Importante che venga trovata la verità sui casi di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, ma dovremmo evitare di soffermarci soltanto su questi due casi. Anche perché, forse, la risposta può arrivare analizzando l'intero fenomeno.

C'è chi parla di "tratta delle bianche". Lei pensa che sia giusto parlare delle scomparse in questi termini?

Credo che possa essere importante davvero capire cosa possa essere successo anche a tutte le altre ragazze, capire se ci possano essere dei comuni denominatori così da mettere un tassello dopo l'altro e arrivare magari a capire realmente cosa possa essere accaduto in quegli anni. Credo veramente che questa altissima concentrazione di casi in così poco tempo sia meritevole di un approfondimento grazie ai poteri d'indagine della commissione bicamerale d'inchiesta.

Pensa che approfondire il ruolo dell'istituto di cui mi parlava prima possa rappresentare un tassello importante?

In questo momento sicuramente è bene prendere davvero in esame e provare a capire cosa possa essere accaduto in questo istituto. Potrebbe servire per capire tanto altro, oppure no. Però credo che sia necessario approfondire.

Quando avete iniziato a svolgere lo studio, si aspettava di ricevere questi risultati?

Trovo che il risultato ottenuto al termine dello studio sia davvero sorprendente e sicuramente da tenere in considerazione. All'inizio dell'attività non pensavamo di ritrovarci di fronte a questa altissima concentrazione di casi, davanti a un periodo così ristretto di tempo. Dalle evidenze conclusive sono emersi dei dati sicuramente importanti. Spero davvero che arrivi il messaggio che sia importante estendere e cercare di capire cosa possa essere capitato, anche a tutte le altre ragazze per cercare di capire davvero se possano esserci dei comuni denominatori.

A fronte di così tanti casi di scomparsa, perché l'attenzione è stata rivolta maggiormente proprio a quelli che riguardano Mirella Gregori ed Emanuela Orlandi? 

Sicuramente il fatto che Orlandi fosse cittadina vaticana ha gettato un riflettore sul suo caso di scomparsa. Non dimentichiamoci che Gregori è scomparsa prima di lei. Sono state le due scomparse più discusse per diverso tempo. Ma se la chiave fosse cercare di comprendere anche cosa è successo alle altre per tornare sulle indagini di Gregori e Orlandi piuttosto che focalizzarsi soltanto su di loro?

Inserire le scomparse in un possibile sistema?

Lo scopo adesso a mio avviso è cercare di capire quelli che possono essere i comuni denominatori delle scomparse per trovare nuovi scenari sul caso. E ricostruire piano piano, tassello dopo tassello, cosa possa essere accaduto a tutte le altre ragazze, scomparse. Che restano ancora in attesa di dignità e verità.

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