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Muore dopo un intervento per dimagrire in una clinica, medico rischia di finire a processo

Rischia di finire a processo per omicidio colposo in ambito sanitario un medico 68enne che ha sottoposto una paziente ad un intervento per dimagrire in una clinica romana. Nonostante le complicazioni insorte l’ha dimessa ed è morta in ospedale.
A cura di Alessia Rabbai
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Immagine di repertorio
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È morta per complicazioni dovute ad un intervento chirurgico per dimagrire. Per il decesso un medico chirurgo di sessantotto anni con esperienza ultraventennale nel trattamento dell'obesità rischia di finire a processo e dovrà rispondere del reato di omicidio colposo in ambito sanitario. La vittima è una paziente sessantaduenne, che dalla provincia di Ravenna si è rivolta ad una clinica romana per farsi operare.

Per il pubblico ministero la donna non avrebbe dovuto lasciare la clinica, invece è stata dimessa nonostante delle complicazioni sopraggiunte a seguito dell'intervento che l'hanno poi portata alla morte. La Procura ha inoltre disposto una relazione tecnica redatta dai medici consulenti di parte. Dal documento emerge che nella cartella di dimissioni dalla struttura sarebbero state omesse le indicazioni del radiologo e le copie degli esami, che sarebbero state utili agli altri ospedali ai quali in seguito la donna si è rivolta.

Complicazioni dopo asportazione di parte dello stomaco e by pass gastrico

I fatti risalgono al luglio del 2018, come riporta Il Messaggero la paziente obesa si era rivolta alla clinica romana per sottoprsi ad un intervento chirurgico, che le avrebbe consentito di perdere peso, associato successivamente ad una dieta specifica. L'operazione consisteva nell'asportazione di una parte dello stomaco e nell'inserimento di un by pass gastrico. A seguito dell'intervento però sono sorte delle complicazioni. La donna è deceduta il mese successivo nel reparto di Chirurgia dell'ospedale di Riccione, dov'è arrivata in condizioni molto gravi.

Accertamenti non fatti e dimissioni

Per la Procura, che ha chiesto il rinvio a giudizio per il medico, quest'ultimo non avrebbe sottoposto la paziente agli esami necessari nella clinica, nonostante le complicazioni insorte dopo l'intervento e il suggerimento del radiologo. Dagli accertamenti sarebbe infatti emerso un riempimento anomalo del fondo gastrico e un versamento pleurico. A fine luglio la donna è stata dimessa ed è tornata a casa in Emilia Romagna.

Le condizioni di salute della sessantaduenne però non sono mai migliorate, anzi, sono diventate tali da richiedere un ricovero in ospedale. Si è rivolta al pronto soccorso di Ravenna ed è stata poi trasferita all'ospedale di Riccione. Il suo quadro clinico è progressivamente peggiorato fino a convergere nelle settimane successive in uno shock settico, che ha portato al decesso. Ora spetta al giudice dell'udienza preliminare esprimersi in merito al rinvio a giudizio nei confronti del chirurgo.

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