Mozione della Sapienza, l’università esprime sdegno e orrore per l’escalation militare a Gaza

Il Senato accademico dell'Università Sapienza di Roma ha approvato una mozione in cui "esprime sdegno per l'escalation militare e la crisi umanitaria a Gaza". Per questo l'ateneo romano "si unisce ai sentimenti di dolore e orrore suscitati dall'escalation militare e dalla crisi umanitaria in corso in Palestina" e ribadisce "il suo fermo impegno a favore della pace".
L'università conferma l'appoggio "alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per l'ingresso di aiuti umanitari a Gaza" e per l'intensificazione dei negoziati per la liberazione degli ostaggi". La Sapienza, inoltre, si dice a favore delle richieste per l'immediato cessate il fuoco, "l'ingresso di significativi aiuti umanitari a Gaza, l'impegno coordinato per curare feriti e malati, sfamare la popolazione, individuare soluzioni negoziali che garantiscano una pace duratura, basata sul riconoscimento del diritto all'esistenza a tutte le persone".
"Dopo due anni di mobilitazioni per chiedere il boicottaggio accademico, dalle tende per la Palestina allo sciopero della fame, alle continue mobilitazioni dentro tutti i dipartimenti e le facoltà, siamo riusciti a far esprimere La Sapienza contro l'escalation di Israele e in solidarietà con la Palestina", commentano gli studenti di Cambiare Rotta.
Questo il testo integrale della mozione approvata dal Senato accademico dell'Università Sapienza di Roma:
1. Dopo un ampio e approfondito dibattito che ha coinvolto tutte le componenti dell’Ateneo, nella seduta congiunta del 16 aprile 2024, il Senato Accademico e il Consiglio di Amministrazione hanno espresso la posizione di “Sapienza per la pace e la libertà della didattica e della ricerca”. In quella sede, la nostra Università si è unita ai sentimenti di dolore e orrore suscitati dall’escalation militare e dalla crisi umanitaria in corso in Palestina, e ha ribadito il suo fermo impegno a favore della pace.
2. Il Senato Accademico della Sapienza conferma oggi questa posizione, senza distinguo e con ancora maggiore fermezza. Parimenti, conferma l’appoggio alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, a partire dalla risoluzione 2728 del 25 marzo 2024, e alle richieste provenienti da molte altre parti che chiedono l’immediato cessate il fuoco, l’ingresso di significativi aiuti umanitari a Gaza, l’intensificazione dei negoziati per la liberazione degli ostaggi, l’impegno coordinato per curare feriti e malati, sfamare la popolazione e individuare soluzioni negoziali che garantiscano una pace duratura, basata sul riconoscimento del diritto all’esistenza a tutte le persone che abitano nella Regione.
3. Inoltre, il Senato Accademico della Sapienza ribadisce la condanna della guerra e il fermo impegno dell’Ateneo a favore della pace; esprime sdegno per l’escalation militare israeliana a Gaza; ricorda il numero intollerabile di vittime civili e le ripetute violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale; esterna un crescente sentimento di orrore per la crisi umanitaria alla quale si sta assistendo in Palestina, crisi che l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati considera una delle peggiori sperimentate a livello mondiale, con circa 1,1 milioni di persone che affrontano livelli insostenibili di privazione alimentare; si impegna a proseguire nella sua azione di politica accademica, favorendo la realizzazione, oltre alle molte già attuate, di ulteriori azioni concretamente a favore della popolazione palestinese, a partire dalle comunità accademiche, predisposte da tutte le componenti dell’Ateneo.