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“Mezzogiorno contro Putin”: in centinaia in fila fuori l’ambasciata per votare, tra cartelli e proteste

In tanti si sono recati per votare all’ambasciata di Roma alle 12.00, rispondendo all’ultimo appello di Alexey Navalny. Cartelli e slogan contro Putin, ma anche qualche momento di tensione con i sostenitori del presidente.
A cura di Valerio Renzi
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L'ultima iniziativa promossa da Alexey Navalny, l'oppositore di Putin morto mentre era detenuto in prigione in Siberia, si è manifestata anche a Roma: alle 12.00 di oggi in centinaia si sono recati a votare insieme al seggio allestito presso l'Ambasciata russa in via Gaeta. "Mezzogiorno contro Putin" è il titolo della mobilitazione, che si è tenuta anche in Russia dove al momento si contano 65 arresti tra i partecipanti in 16 città diverse.

"Anche a Roma in tanti hanno aderito all'ultima iniziativa lanciata da Alexei Navalny quando era in vita, il Mezzogiorno contro Putin, recandosi contemporaneamente alle 12 a votare anche nei seggi all'estero. Se c'è questa fila evidentemente tanti cittadini russi in Italia hanno deciso di aderire a una iniziativa che non è di legittimazione delle elezioni ma è una manifestazione nonviolenta per chiedere democrazia, libertà, diritto e stato di diritto anche per la Russia", commenta il segretario di +Europa e deputato Riccardo Magi, che si è recato fuori l'ambasciata.

Non sono mancati tra i cittadini in fila canzoni e cori contro Putin e contro la guerra, e anche qualche cartello. "Siamo arrivati da Napoli per votare e protestare. Volevamo essere vicino a chi condivide le nostre emozioni. Non ho paura di entrare nell'ambasciata, siamo comunque in Italia. Ma in Russia sì", racconta una ragazza con in mano un cartello pro-Navalny all'agenzia Ansa. Una signora e un nipote alzano poi un cartello con scritto in russo "Russia senza Putin". Ma in fila non mancano ovviamente i sostenitori del presidente, e si è verificato anche qualche momento di tensione e discussione tra le persone in fila.

"Le autorità italiane, a differenza di altri Paesi occidentali, non hanno interferito con l'organizzazione del voto per le elezioni presidenziali russe", così all'agenzia Tass l'ambasciatore russo in Italia, Alexey Paramonov.
"È stata organizzata un'interazione costruttiva con le autorità e le forze dell'ordine al fine di prevenire possibili incidenti o provocazioni e anche di creare un ambiente favorevole e sicuro per il voto", ha aggiunto.

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