Manifestazione a Roma contro le aggressioni fasciste: “In Italia non c’è spazio per fascismo, sgomberiamolo”

Sgombero di tutte le sedi neofasciste a partire da CasaPound, applicazione delle leggi Scelba e Mancino contro le affissioni abusive, osservatorio cittadino sulla violenza politica e neofascista, interventi strutturali all’Esquilino. È ciò che chiedono i manifestanti davanti al Teatro Brancaccio a Roma per protestare contro le aggressioni fasciste in Italia.
A cura di Alessia Rabbai
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"In Italia non c'è spazio per il fascismo, sgomberimo le sue sedi". È la richiesta dei manifestanti che oggi pomeriggio si sono riuniti in protesta contro le aggressioni fasciste che si sono verificate a Roma e nel resto del Paese. L'appuntamento era alle ore 18 in Largo Leopardi di fronte al Teatro Brancaccio, nel quartiere Esquilino. I manifestanti chiedono lo sgombero di tutte le sedi neofasciste, in primis di CasaPound, l’applicazione delle leggi Scelba e Mancino contro le affissioni abusive, un Osservatorio cittadino sulla violenza politica e neofascista, interventi strutturali contro degrado e marginalità all’Esquilino.

Al presidio hanno partecipato il segretario di +E, Riccardo Magi, la vicesegretaria di +Europa, Antonella Soldo, l’on. Rachele Scarpa (Pd), l’on. Vittoria Baldino (M5S) e rappresentanti di: Possibile, Anpi, PD Esquilino, Azione, Arci, CGIL, PSI, SI, Verdi, associazioni studentesche Minerva, Associata. La giornalista Valentina Petrini, lo scrittore Christian Raimo e altre associazioni civiche del territorio.

"Negli ultimi mesi, le aggressioni e le intimidazioni neofasciste stanno crescendo in tutta Italia – ha spiegato Soldo – Anche a Roma, all’Esquilino, si respira un clima sempre più pesante. Per questo insieme alle vittime dell’ultima aggressione, i giornalisti Francesca Bubba e Alessandro Sahebi, e con Sara Giudice e Nello Trocchia, abbiamo promosso questo presidio, per dire forte e chiaro: nessuno spazio alla violenza neofascista, né nelle strade, né nelle parole, né nelle istituzioni". Il luogo scelto per la manifestazione non è un caso, ma si tratta del posto in cui si è consumata l’ultima aggressione fascista.

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