Madre e figlia morte a Villa Pamphilj, la Procura: “Non sappiamo ancora chi è la vittima, forti indizi su fermato”

La Procura di Roma in conferenza stampa ha fatto il punto delle indagini su madre e figlia trovate morte a Villa Pamphilj a Roma dopo il fermo del presunto killer in Grecia. Ancora da chiarire chi siano le vittime.
A cura di Alessia Rabbai
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La conferenza stampa in Procura di Roma sul caso delle due vittime di Villa Pamphilj
La conferenza stampa in Procura di Roma sul caso delle due vittime di Villa Pamphilj

"Un'indagine lampo, che ha portato all'individuazione del presunto responsabile in meno di una settimana. Siamo partiti senza avere alcun elemento in mano: entrambe le vittime erano senza di vestiti e documenti, non c'erano tracce che potessero portarci all'identificazione".

Oggi pomeriggio alla Procura di Roma c'è stata una conferenza stampa in cui il procuratore di Roma Francesco Lo Voi, il procuratore aggiunto Giuseppe Cascini e la Squadra Mobile hanno fatto il punto sul caso di madre e figlie trovate morte a Villa Pamphilj sabato scorso 7 giugno. Hanno spiegato di essere riusciti ad arrivare al fermo del presunto killer in Grecia grazie all'incrocio di dati e al lavoro congiunto tra polizia italiana e greca e alle autorità statunitensi. "Abbiamo applicato tutti i metodi possibili, tra i quali l'ascolto dei testimoni e l'analisi delle telecamere".

"L'uomo indiziato fermato per pericolo di fuga"

"Elementi utili sono arrivati dalle Autorità statunitensi, dalle autorità di polizia della Grecia che ci hanno assistito per dare esecuzione al provvedimento, per evitare il protrarsi della fuga". L'uomo, spiegano dalla Procura, "si era spostato da Roma a Skiatos, e se non fosse stato fermato si sarebbe spostato ancora, con il rischio di rendere ancora più difficili le ricerche. Alcune immagini testimoniano che l'uomo ha portato in braccio la bambina, non ha chiesto soccorso. Il suo allontanamento dal territorio italiano non è comprensibile".

"L'uomo ha detto di essere il padre della bimba"

"Le due morti a distanza di qualche giorno sono un elemento di sospetto nei suoi confronti. Siamo ad indagini ancora in corso e non saranno particolarmente brevi" chiariscono dalla Procura. Non è chiaro se l'uomo sia il padre della bambina: "Ha detto di esserlo, ma è un aspetto ancora in fase di verifica, non ne siamo ancora certi".

Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti avrebbe lasciato Roma in aereo due giorni fa, raggiungendo la Grecia dopo la morte della donna e della bambina. Un volo diretto da Roma a Skiatos. Non è chiaro dove si trovasse quando la polizia lo ha fermato, se in un albergo o per strada, sono in corso le procedure.

"Visto la sera prima con la bimba in braccio in maniera scomposta"

Ciò che sappiamo sul caso di Villa Pamphilj è che madre, figlia e uomo fermato sono persone di lingua inglese, probabilmente americani. Non è ancora chiaro, come specificato oggi in Procura, quali siano l'identità della donna e della bambina trovate morte, da quanto tempo e perché si trovassero in Italia e come ci sono arrivate. Ancora da chiarire anche il legame tra le vittime e l'uomo.

"A seguito di un controllo fatto dalla polizia è emerso che il soggetto è stato avvistato la sera prima del ritrovamento dei corpi con in braccio una bambina che teneva in maniera scomposta – spiegano ancora dalla Procura – ciò costituirebbe dei gravi indizi di colpevolezza a carico del fermato".

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