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Lo chef dei poveri Dino Impagliazzo morto a 91 anni: sfamava oltre 300 persone al giorno

È morto a 91 anni Dino Impagliazzo, lo chef dei poveri. Una vita dedicata al prossimo con i volontari e l’associazione RomAmor Onlus. Sfamava oltre 300 persone al giorno, insignito dell’onorificenza al Merito della Repubblica Italiana come ‘eroe dei nostri giorni’. Martedì i funerali a Trastevere.
A cura di Alessia Rabbai
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Dino Impagliazzo, conosciuto anche come lo chef dei poveri, è morto a Roma all'età di novantuno anni. A darne il triste annuncio i famigliari e l'associazione RomAmor Onlus, della quale era fondatore e presidente. Pensionato, ogni giorno sfamava oltre 300 persone sparse tra le stazioni ferroviarie della Capitale con l'aiuto dei suoi volontari. Un punto di riferimento prezioso per i bisognosi di Roma che se ne va, ma anche per tutte quelle persone che, affascinate dal suo amore e dalla sua dedizione verso il prossimo, lo seguivano e lo aiutavano nel compimento delle sue opere di bene. Appresa la notizia della sua scomparsa, sono stati tantissimi i messaggi di cordoglio arrivati ai suoi cari, nell'attesa che verranno celebrati i funerali, in programma per martedì 27 luglio a partire dalle ore 11 nella chiesa di Santa Maria in Trastevere, per dargli l'ultimo saluto. Dino lascia la moglie Fernanda e quattro figli, tra i quali Marco, presidente della Comunità di Sant'Egidio.

Chi era Dino Impagliazzo, lo chef dei poveri

Dino Impagliazzo è nato sull'Isola de La Maddalena in Sardegna, ma ha vissuto a Roma per tanti anni. Faceva parte del mondo cattolico e sociale, storico membro del Movimento dei Focolari di Chiara Lubich e della Comunità di Sant'Egidio. Una vita la sua dedicata ai più deboli e agli ultimi: con viaggi in tir ha portato rifornimenti alimentari per i più poveri nei paesi dell'Europa dell'Est, ha aiutato le persone nel carcere di Rebibbia, i senzatetto, gli sfollati, i terremotati. Nel 2016 ha incontrato Papa Francesco, invitandolo a servire la mensa dei poveri organizzata giornalmente da lui e dai volontari. Nel 2018 ha ricevuto il prestigioso ‘Premio Internazionale Cartagine 2.0' nella sezione ‘Solidarietà'. destinato a coloro che hanno contribuito in Italia e all'estero alla diffusione della cultura e del sapere in diversi settori. A marzo di due anni fa ha incontrato Chef Rubio. Molti gli interventi tra scuole e università sul senso dell'aiuto ai più deboli, l'ultimo nel 2020 all'Università Lumsa. Nel 2020 il presidente Sergio Mattarella lo ha insignito dell'onorificenza al Merito della Repubblica Italiana come ‘eroe dei nostri giorni' premiato per l'alto impegno ed esempio per il Paese.

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