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Lista stupri al Liceo Giulio Cesare di Roma: preside convocata in Questura, sospetti su un 14enne

L’ipotesi è che sia stato un 14enne a scrivere la lista stupri al liceo Giulio Cesare di Roma. Oggi la preside è convocata in Questura.
A cura di Alessia Rabbai
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La lista degli stupri al Liceo Giulio Cesare di Roma
La lista degli stupri al Liceo Giulio Cesare di Roma

Sarebbe un quattordicenne il presunto autore della lista stupri con i nomi e cognomi di studentesse scritti in rosso in un bagno dei maschi al Liceo Giulio Cesare a Roma. I nomi e cognomi comparsi sulla parete della scuola apparterrebbero a persone impegnate nella politica studentesca. Un fatto quello accaduto al liceo classico di quartiere Trieste, sul quale è intervenuto anche il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara definendolo "grave, da sanzionare duramente".

Nel frattempo gli studenti hanno scritto una lettera: "Nella nostra scuola sono emerse situazioni e comportamenti che hanno fatto sentire parte della comunità studentesca non ascoltata e non tutelata. Abbiamo il diritto a un ambiente sicuro e a una scuola che non si limiti a salvare la facciata, ma che affronti ciò che accade al suo interno".

Gli studenti e le studentesse hanno contestato la dirigente scolastica ritenendo che non abbia "affrontato le difficoltà in modo concreto". La preside di contro ha precisato che "il liceo valorizza attività per il riconoscimento della pari dignità tra uomo e donna, cui partecipa massicciamente il corpo studentesco insieme con i docenti, con convegni, flashmob e altre iniziative". Gli studenti e le studentesse del collettivo Zero Alibi hanno annunciato che nei prossimi giorni continueranno a mantenere l'attezione alta sul caso della lista stupri con iniziative e assemblee.

Oggi la dirigente scolastica del Giulio Cesare Paola Senesi verrà ascoltata dagli agenti della Squadra Mobile e della Digos in Questura, dov'è stata convocata in merito all'accaduto. Senesi nei giorni scorsi ha denunciato fermamente l'accaduto, ribadendo "fortemente la condanna nei confronti di qualsivoglia stereotipo e violenza di genere sia essa fisica, verbale, psicologica o digitale" ha scritto in una circolare diffusa tra le classi. Al vaglio eventuali profili politici legati alle elezioni studentesche.

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