L’ex badante di Antonietta Rocco ferita a una mano: continuano le indagini sull’omicidio di Latina

Potrebbe essere incastrata da una ferita alla mano Sabrina Del Col, la cinquantaduenne in stato di fermo con l'accusa di aver ucciso Antonietta Rocco a Latina la scorsa settimana. Dopo l'omicidio la donna, che in passato aveva lavorato come badante per la vittima, sarebbe poi andata a giocare al bingo.
Le indagini sul caso non si arrestano, gli inquirenti stanno continuando a cercare l'arma del delitto, probabilmente un grande coltello da cucina o addirittura un machete. Il movente, invece, secondo quanto ricostruito sarebbe da rintracciare ne dissidi legati al licenziamento della donna con cui si sono sono interrotti i rapporti fra lei e la vittima, sua datrice di lavoro. La donna aveva sostituito la badante che si occupava della famiglia della sessantreenne per il periodo delle ferie.
Nel corso dei sopralluoghi nella casa dell'indagata, gli inquirenti hanno posto sotto sequestro la lavatrice per cercare tracce organiche, di sangue ad esempio, della vittima facilmente riscontrabili qualora la donna avesse messo a lavare i vestiti dopo averla colpito alla gola con violenza, presumibilmente macchiati. Nel frattempo, però, la donna potrebbe essere incastrata da un altro dettaglio: una ferita che ha riportato alla mano compatibile con un'arma da taglio.
Uccisa con profondi tagli alla gola: "Colpita con rabbia violenta"
Come fatto notare dalla procuratrice aggiunta di Latina Luigia Spinelli, quello di Antoniette Rocco sarebbe stato un "omicidio efferato e crudele, i colpi sono stati inferti con una forza indicativa di una rabbia particolare". Chi l'ha uccisa si è scagliato sulla donna con rabbia e violenza, colpendola alla gola un grosso coltello da cucina o addirittura un machete, non ancora ritrovato.
A causa delle profonde ferite riportate, è apparso subito chiaro agli inquirenti che si trovavano di fronte a un omicidio. Il corpo della sessantatreenne, ormai privo di vita, è stato ritrovato diverse ore dopo la sua morte, dalla donna che lavorava attualmente come badante. Il cadavere era in camera, steso a letto, in una pozza di sangue. Probabilmente il decesso risale alle ore 18 di giovedì 18 settembre 2025.
Indagini in corso: l'ex badante accusata di omicidio
I sospetti degli inquirenti si sono immediatamente stretti intorno alla ex badante, chiamata in questura già nella serata di venerdì quando poi è stata sottoposta allo stato di fermo e trasferita in carcere. L'accusa è quella di omicidio volontario aggravato dalla minorata difesa viste le condizioni di salute in cui viveva la sessantatreenne, ipovedente e con difficoltà deambulatorie.
Nel corso degli accertamenti gli inquirenti stanno raccogliendo elementi a carico della donna: dalle ipotetiche tracce di sangue nella lavatrice alla ferita alla mano. Secondo gli inquirenti sarebbero numerosi gli elementi che fanno pensare a un suo coinvolgimento. Dalla presenza del compagno sul luogo del delitto la mattina successiva al fatto che la donna sia stata fermata dagli agenti alla stazione degli autobus da dove, secondo chi indaga, si sarebbe potuta dare alla fuga fino ad alcune intercettazioni ambientali fra la donna e i suoi parenti, come riportano alcune testate locali.