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Le letterine dei bambini alla sindaca Raggi chiederle di salvare gli alberi del lago ex Snia

Gli alunni della scuola elementare Carlo Pisacane di Torpignattara hanno inviato diverse letterine alla sindaca di Roma, Virginia Raggi, per chiederle di fermare i lavori al lago ex Snia: “Cara sindaca, è successa una cosa brutta. Tolgono l’ossigeno al mondo perché tagliano gli alberi dove vivono gli animali. Non ci possono distruggere la nostra vita”, ha scritto uno o un’alunna.
A cura di Enrico Tata
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"Gli alberi sono nostri amici". Anche i bambini e le bambine della Scuola elementare Pisacane chiedono all'amministrazione capitolina di interrompere i lavori al lago Ex Snia, ribattezzato lago Sandro Pertini. Sono tantissime, infatti, le letterine che i piccoli alunni hanno scritto alla sindaca di Roma, Virginia Raggi. "Cara Sindaca, è stata la giornata della Terra, e alla fabbrica exSnia Viscosa hanno tagliato gli alberi, tra cui un Pino d'Aleppo dove vivevano degli uccelli rarissimi. Non ha senso che parliamo e poi…poi non facciamo niente. È una cosa che non si è mai vista sulla faccia della Terra, voglio spiegazioni!", il testo di una di queste. La scuola Pisacane, ricordiamo, si trova in via dell'Acqua Bullicante a Torpignattara a poche centinaia di metri dal laghetto Ex Snia. Si tratta anche di una delle scuole più multietniche della Capitale.

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"Cara sindaca, è successa una cosa brutta. Tolgono l'ossigeno al mondo perché tagliano gli alberi dove vivono gli animali. Non ci possono distruggere la nostra vita", ha scritto un altro alunno della Pisacane.

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Cosa sta succedendo al lago ex Snia ‘Sandro Pertini' di Roma

Da tempo nell'area verde tra via Prenestina e via di Portonaggio sono entrate in azione le ruspe per abbattere alberi e vegetazione. Una bonifica in un'area soggetta a vincoli ambientali, di cui però non si sa molto. I lavori, stando a quanto si apprende, stanno andando avanti senza autorizzazione e i custodi non hanno fatto entrare neanche gli agenti della polizia locale e della forestale. I mezzi sono entrati in azione nella porzione di terreno adiacente al lago e di proprietà dell'imprenditore Daniele Pulcini. Tuttavia le ruspe stanno distruggendo di fatto la vegetazione di una parte di parco che non rientra in un'area tutelata da Roma Natura, ma che è comunque soggetta a vincoli ambientali e di rispetto dei reperti di archeologia industriale che vi si trovano all'interno.

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