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Femminicidio Ilaria Sula a Roma

Le immagini della cameretta dove Mark Samson ha ucciso Ilaria Sula

Il Tg1 ha mostrato in esclusiva le immagini della stanza di Mark Samson, il luogo dove si è consumato il femminicidio di Ilaria Sula.
A cura di Enrico Tata
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Il Tg1 ha mostrato in esclusiva le immagini della cameretta di Mark Samson, dove Ilaria Sula è stata uccisa. Su una sedia si vede un borsone, con gli indumenti che la ragazza gli aveva riportato proprio la sera in cui è morta. Gli aveva detto che lo avrebbe lasciato e lui, come ha ammesso agli inquirenti, l'ha uccisa e poi si è sbarazzato del cadavere.

Le immagini della cameretta di Mark Samson

Nella stanza, molto piccola, c'è una sedia da gamer, un acquario, un grande schermo su una parete, un orologio tondo analogico su un'altra, un mappamondo, un lettino, la sedia con il borsone, un armadio e un mobiletto con i libri. Proprio lì, tra l'armadio e il mobiletto è caduta a terra, in una pozza di sangue, Ilaria Sula.

Il carcere il 23enne ha disegnato la sua stanza prima e dopo il femminicidio. La madre, come lei stessa ha ammesso, ha spostato il letto e poi l'armadio e il mobiletto per coprire le tracce di sangue di Ilaria, che non riusciva a lavare. Il padre, invece, dice di non essersi accorto, nelle ore successive, dei cambiamenti all'interno della cameretta. Una versione che non convince gli inquirenti.

Chi ha aiutato Mark Samson a disfarsi del cadavere di Ilaria Sula? Soltanto la mamma? Su questo le indagini sono ancora in corso, ma gli investigatori sono convinti che il ragazzo non abbia fatto tutto da solo.

La lettera di Samson dal carcere

Nelle scorse settimane Mark ha scritto una lunga lettera alla mamma, che adesso è accusata di concorso in occultamento di cadavere per aver aiutato il figlio a ripulire la camera. "Mi dispiace di essere stato un grosso problema per te, mi hai dato tutto, tutto quello che volevo, ma non ti ho fatto nemmeno un piccolo regalo, nemmeno una piccola cosa, e ora non so se avrò mai il tempo di darti amore, tutto l'amore che non ti ho dato in questi 23 anni della mia vita: anche se il mondo mi umilia, mi insulta, mi calpesta, tu sei tutto per me anche se non ci credi", ha scritto Samson.

"Ora che mi manchi tanti ricordi mi attraversano la mente: quando abbiamo costruito un aquilone e l'abbiamo fatto volare. Tu sei il campione della mia vita, continui a lavorare sodo. Spero che un giorno sarò come te. Sei la mia più grande ispirazione. Non mi hai mai lasciato solo, anche se ero io ad allontanarmi, eri tu ad avvicinarti sempre di più a me. Grazie per essere stato mio padre".

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