Lazio-Udinese, tifosi biancocelesti lanciano bottiglie contro gli agenti: uno aveva con sé un bisturi
Tensione in campo dopo la fine della partita fra Lazio e Udinese che si è disputata allo Stadio Olimpico di Roma. L'appuntamento di serie A si è concluso con un 1 a zero per i bianconeri. Oltre alla sconfitta, una volta usciti fuori dallo stadio i biancocelesti si sono scagliati contro gli agenti della polizia.
Cosa è successo dopo la partita Lazio -Udinese
I momenti di tensione si sono verificati al termine della partita, poco dopo la sconfitta. Una volta usciti dallo stadio gli ultras si sono incamminati verso il quartiere Prati. La folla che fino a poco prima aveva riempito gli spalti dello stadio Olimpico, a poco a poco, ha iniziato a defluire. Lungo il tragitto dall'uscita dello stadio, per ragioni di sicurezza, erano presenti più blocchi di agenti della polizia di Stato. È proprio in quel momento che un gruppo di ultras biancocelesti, incappucciati e armati di bastoni e mazze, si è trovato di fronte alcuni agenti.
Lo scontro con gli agenti in viale Angelico
Un gruppo di ultras biancocelesti si trovava lungo viale Angelico quando, all'angolo con via Durazzo, a Prati, si è trovato davanti alcuni agenti della polizia del commissariato di Ponte Milvio. Gli ultras del gruppo, con volto travisato e armati di bastoni, hanno sfidato gli agenti e hanno iniziato a lanciare addosso al poliziotto delle bottiglie.
Gruppo di ultras a Prati aggredisce un poliziotto
Non appena scattato l'allarme sul posto sono arrivati altri agenti. Uno dei componenti del gruppo è stato bloccato: si tratta di un ragazzo di trenta anni. Il trentenne già in passato era stato raggiunto da un Daspo della durata di due anni emesso dal Questore di La Spezia.
Durante la perquisizione è stato trovato in possesso di un bisturi chirurgico conservato nella tasca del giubbotto. Nei suoi confronti è stato convalidato l'arresto. I reati contestati al trentenne sono quelli di resistenza a pubblico ufficiale e possesso di arma da taglio.