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Covid 19

Lazio programma nuovi posti Covid per la terza ondata: arrivano segnali preoccupanti

Il Lazio programma altri 500 posti Covid in vista di una possibile terza ondata della pandemia da Coronavirus. “Se Natale sarà uguale alla scorsa estate, questi posti serviranno. Se invece i comportamenti saranno rigorosi e prevarrà il buon senso dettato dalle norme, rimarrà un elemento precauzionale. Che è quello che ci auguriamo”, ha avvertito l’assessore D’Amato.
A cura di Enrico Tata
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In un'intervista rilasciata al Corriere della Sera l'assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D'Amato, ha annunciato che verranno presto creati altri 500 nuovi posti Covid. Dagli attuali 5.300 (di cui 900 di terapia intensiva) si passerà a oltre 5.800 letti. I posti saranno attivati all’Istituto Spallanzani, al Policlinico Umberto I, all'ospedale De Lellis di Rieti, agli ospedali Pertini, San Giovanni e San Camillo di Roma. Questo in previsione di una possibile ‘terza ondata' della pandemia da coronavirus. Potrà essere evitata, ha avvertito D'Amato, soltanto con comportamenti corretti durante le feste di Natale e Capodanno. Se così non sarà, la preoccupazione dell'assessore, i posti aggiuntivi potrebbero essere decisivi per gestire una nuova impennata dei contagi. "Se Natale sarà uguale alla scorsa estate, questi posti serviranno. Se invece i comportamenti saranno rigorosi e prevarrà il buon senso dettato dalle norme, rimarrà un elemento precauzionale. Che è quello che ci auguriamo".

Arrivano segnali preoccupanti: rissa al Pincio, festini clandestini in casa

Attenzione puntata anche sui giorni di shopping che precedono le feste di Natale. E in questo senso alcuni comportamenti osservati nei giorni scorsi, non fanno ben sperare. "Ci arrivano segnali preoccupanti. C'è un livello molto alto di insofferenza alle regole, come dimostrano le feste organizzate in casa a piazza Bologna e a piazza Navona, l'aggressione ai vigili ai Parioli e la rissa al Pincio. Questi episodi rischiano di mettere benzina nel serbatoio del virus".

L'indice Rt nel Lazio torna sopra quota 1

Sebbene i contagi nel Lazio siano in lento ma costante calo e, sempre lentamente, i posti letto occupati nei reparti ordinari e nelle terapie intensive stiano diminuendo, c'è un parametro che invece, seppur di poco, torna a far preoccupare la Regione: è l'indice Rt. L'ultima rilevazione pubblicata nelle tabelle dei 21 indicatori sull'andamento della pandemia in Italia stilati dall'Istituto Superiore di Sanità lo attestata a 1.04, con intervallo compreso tra 1.01 e 1.06. In crescita, quindi, rispetto alle scorse rilevazioni e, seppure di pochissimo, sopra la quota di sicurezza fissata a 1. Un indice Rt superiore a 1 significa che l'epidemia è in espansione, mentre un Rt sotto quota 1 vuol dire che l'epidemia si sta progressivamente spegnendo.

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