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L’assessore D’Amato a Fanpage: “320mila no vax nel Lazio, a causa loro si intasano gli ospedali”

In un’intervista rilasciata a Fanpage.it, l’assessore regionale alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato ha sostenuto l’importanza della vaccinazione, chiedendo al Governo di renderla obbligatoria.
A cura di Natascia Grbic
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Ritorno a scuola in sicurezza, obbligo vaccinale, rispetto delle regole. Per l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato l'unico modo per uscire dalla pandemia, in un momento in cui Omicron sta alzando sensibilmente il livello dei contagi, è una: quella di vaccinare tutti, soprattutto i ragazzi in età scolastica. "Per ritornare a scuola in sicurezza bisogna vaccinarsi, questa è la strada maestra – dichiara D'Amato a Fanpage.it – Siamo tra le principali regioni italiane che hanno vaccinato di più la fascia adolescenziale, alle famiglie chiediamo di non ritardare ma prenotare il vaccino per tempo. Questa malattia può provocare in alcuni casi situazioni molto serie, qualsiasi altra indicazione è solo un palliativo. Abbiamo una popolazione studentesca di 800mila persone nel Lazio, 8 milioni in tutta Italia. È impensabile eseguire giornalmente test a tutti. Faccio un appello alle famiglie a vaccinarsi, abbiamo oltre un milioni di posti disponibili".

Per diminuire il rischio di contagio nelle scuole, il Comune di Roma ha promesso di dotare gli istituti di meccanismi di ventilazione, in modo da garantire un costante ricambio di aria. "Si tratta di un'ottima iniziativa – spiega l'assessore – Caldeggiamo questo tipo di azioni e le supportiamo sotto il profilo tecnico scientifico, tanto che è stato chiesto anche un parere autorevole allo Spallanzani su questo argomento. Bene ha fatto il sindaco Gualtieri a lanciarla perché la salubrità dei locali, la corretta aerazione, il rispetto delle regole, il lavaggio frequente delle mani, sono tutte condizioni che migliorano i livelli di sicurezza. A monte però, bisogna andare a scuola vaccinati".

C'è una cosa che i ragazzi chiedono da tempo: che tra i vari bonus inseriti dallo Stato, vi sia anche quello per le visite psicologiche. "Si tratta di questioni che vanno viste a livello nazionale, noi stiamo cercando di dare massimo sostegno ai giovani mantenendo gli hub aperti anche in notturna proprio per metterli in sicurezza con la vaccinazione – continua D'Amato – Sicuramente si paga uno scotto, che è quello dei non vaccinati. Nella nostra regione sono ancora 320mila, concentrati nella fascia tra 40 e 55 anni. A causa della loro mancata vaccinazione si intasano gli ospedali, si devono rinviare le prestazioni già programmate, e a pagarne le conseguenze sono anche i giovani". D'Amato conclude lanciando un appello. "Mi sento di dire al Governo di procedere in fretta con l'obbligo vaccinale. Siamo in un periodo in cui l'incidenza dei casi da Omicron è molto importante. Obbligo vaccinale vuol dire mettere in sicurezza tutti, a partire dal mondo della scuola".

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