39 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

L’Antitrust boccia Gualtieri su Atac e chiede di mettere a gara il trasporto pubblico di Roma

L’Antitrust farà ricorso al tar, chiedendo di annullare l’affido ‘in house’ ad Atac del trasporto pubblico locale di Roma. Le motivazioni con cui il Campidoglio ha scelto l’affido diretto sono state giudicate “contraddittorie e carenti”.
A cura di Enrico Tata
39 CONDIVISIONI
Immagine

Secondo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato il Comune di Roma non può affidare ‘in house' ad Atac la gestione del servizio di trasporto pubblico della Capitale (metro, bus, tram e filobus). O comunque non può farlo con le spiegazioni che ha presentato, definite, "carenti e contraddittorie".

In altre parole, l'Antitrust ritiene che le valutazioni del Campidoglio a supporto della decisione non siano "sufficienti né idonee ad assolvere agli oneri istruttori e motivazionali" richiesti dalle norme. Per questo, sarà presentato un ricorso al Tar del Lazio, con i giudici che dovranno decidere se annullare o meno la delibera dell'Assemblea Capitolina che affida ad Atac la gestione di bus e metro nella Capitale.

Prima della procedura di affidamento, il Comune di Roma, avrebbe dovuto presentare una relazione con "gli esiti della valutazione sulla scelta della modalità di gestione, basata su una serie di parametri rilevanti". Una serie di dati che avrebbero dovuto certificare la scelta di affidare direttamente ad Atac il servizio fino al 2027. Secondo l'Autorità la valutazione di molti di questi parametri è invece "assente o non è comunque corroborata da evidenze documentali idonee a supportarne la fondatezza".

Secondo Roma Capitale, l'affidamento ad Atac consentirebbe di creare rapporti sinergici tra Comune e azienda. Ma questa, ha risposto l'Antitrust, è una caratteristica comune a tutti gli affidamenti ‘in house' e non può rappresentare un parametro di giudizio per la legittimità della scelta. In secondo luogo l'Autorità ritiene che Atac e Campidoglio non abbiano spiegato in modo convincente se il servizio sarà migliorato e in che modo: "L'ente non ha fornito alcun dato dal quale potersi ricavare che il rinnovo del parco mezzi (attraverso fondi del Pnrr e del Giubileo .ndr) porterà a un miglioramento della qualità del servizio, tale da incrementare l’efficienza gestionale dell’operatore. I dati ricavabili dalle precedenti gestioni tendono piuttosto a dimostrare l’incapacità del gestore di migliorare il servizio nei termini prospettati". Infine, vengono sollevati dubbi sulle motivazioni economiche che avrebbero portato Roma Capitale a scegliere l'affidamento ‘in house'.

La conclusione è che secondo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato l'affidamento diretto ad Atac sarebbe illegittimo: "Le valutazioni e le motivazioni fornite dall’ente a supporto della scelta dell’affidamento in house del servizio risultano infatti carenti, non documentate e contraddittorie, anche tenuto conto dei risultati delle precedenti gestioni del servizio da parte del medesimo operatore".

Per questi motivi "l’Autorità auspica che Roma Capitale valuti la possibilità di una iniziale e quantomeno graduale apertura alla concorrenza del mercato del trasporto pubblico locale non periferico, per esempio attraverso una divisione in lotti opportunamente individuati e costituiti da sub-aree del territorio cittadino, nell’ambito di un piano programmatico che ne preveda la progressiva messa a gara. Il servizio di trasporto pubblico locale nella città di Roma Capitale potrebbe infatti ben essere diviso in lotti, adeguatamente dimensionati, da un lato, per favorire la massima partecipazione, dall’altro, per minimizzare le esigenze di coordinamento tra operatori".

Il 20 dicembre scorso il Campidoglio ha confermato "la legittimità dei provvedimenti contestati, ipotizzando anche l’obiettivo di prevedere, alla fine del periodo del prossimo affidamento, l’apertura al mercato per l’intera gestione del servizio di trasporto pubblico locale attualmente oggetto di affidamento in house". Per questo, l'Agcm ha fatto sapere che farà ricorso al Tar per l'annullamento delle delibere che prevedono l'affidamento diretto ad Atac del trasporto pubblico locale di Roma.

39 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views