84 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

La marea femminista invade Roma contro violenza e femminicidi: “L’assassino è dentro casa”

La capitale è stata invasa questo pomeriggio da un lungo serpentone colorato e rumoroso. È il movimento transfemminista Non Una di Meno che è tornato in piazza contro la violenza e i femminicidi. Centinaia di chiavi agitate in aria: “L’assassino troppo spesso si trova tra le mura domestiche”.
A cura di Natascia Grbic
84 CONDIVISIONI
Immagine

Migliaia di persone sono scese in piazza questo pomeriggio per la manifestazione organizzata dal movimento transfemminista Non una di meno. Un serpentone rumoroso e colorato contro la violenza maschile sulle donne. Ventuno città hanno organizzato pullman per raggiungere il corteo partito alle 14 da piazza della Repubblica e finirà a Piazza San Giovanni. Tantissimi i panuelos fucsia, i cartelli, i canti e gli interventi per "rivendicare la rabbia dei corpi transfemministi contro il patriarcato e il capitalismo". Lo scorso anno la manifestazione non si è tenuta a causa della pandemia. "Non vedevamo l'ora di tornare in piazza, specialmente dopo questa pandemia così dura in cui molte sono state costrette a stare chiuse in casa con i propri aguzzini", spiegano dalla piazza.

Immagine

Chiavi in aria: "L'assassino è dentro casa"

Il corteo si apre con le donne dei centri antiviolenza in prima fila. Diverse le azioni durante il percorso della manifestazione: all'entrata di via Cavour tutte hanno tirato fuori il proprio mazzo di chiavi e lo hanno agitato rumorosamente per segnalare che "l‘assassino ha le chiavi di casa e il picco di segnalazioni durante l'emergenza Covid dimostra ancora una volta che la casa non è un luogo sicure per le donne, l* adolescenti e le persone lgbtqia+. Le chiavi che abbiamo sempre in tasca o in borsa, e che quando torniamo a casa la sera teniamo in mano anche come strumento di autodifesa".

Un minuto di silenzio e poi "l'urlo di chi non ha più voce"

Poco prima delle 17.00 è stata la volta del ‘grido muto', azione mutuata su quelle delle attiviste cilene: tutto il corteo si è seduto per terra in silenzio, rialzandosi dopo un minuto con un grido fortissimo. "Sarà il grido di chi non ha più voce ma anche un grido di rivolta di lotta e di liberazione". Flash mob e performance si sono organizzati su tutto il percorso del corteo, per poi chiudersi a piazza San Giovanni con un'altra azione simbolica. Tantissime candele, tanti quanti il numero di femminicidi, lesbicidi e transcidi avvenuti nel 2021, sono state accese in piazza in modo da comporre il simbolo transfemminista della manifestazione.

84 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views