L’infermiere del 118 che ha salvato la vita ai clienti dell’hotel di via Aurelia: “Dobbiamo svegliare tutti”

Danilo Lizzi, un infermiere del 118, ha evitato una strage in un hotel a Roma, evacuando 100 persone per una fuga di gas. Otto in ospedale per intossicazione, ma nessuno grave.
A cura di Enrico Tata
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La prontezza di Danilo Lizzi, un operatore del 118, ha salvato la vita ai clienti dell'hotel Raganelli di via Aurelia a Roma, dove si è verificata una pericolosa fuga di gas. Otto persone sono finite in ospedale in codice giallo, ma quasi cento persone sono state svegliate ed evacuate nel cuore della notte e questo ha permesso loro di uscire dall'hotel senza alcuna conseguenza.

È accaduto grazie all'intervento di un sanitario del 118, intervenuto sul posto per una segnalazione di una bimba di cinque anni che si era sentita male e che aveva sbattuto la testa. La causa era proprio un'intossicazione da monossido di carbonio. La Regione Lazio ha pubblicato l'audio della chiamata con cui l'infermiere ha allertato i soccorsi e ha chiesto di svegliare tutti i clienti: "Ho il cicalino che suona a tutta forza, se mi mandi almeno un supporto, se non due, più i pompieri. Altre camere hanno lo stesso problema, con persone che sono svenute. Dobbiamo chiamare tutti e svegliarli tutti", ha detto ai colleghi della sala operativa. Poi si è rivolto probabilmente al gestore dell'hotel: "Si, apra le camere, tutte le camere".

Come detto, i clienti sono stati evacuati. Otto persone sono finite in ospedale in codice giallo per sintomi da intossicazione da monossido di carbonio, ma nessuno di loro è in gravi condizioni.

"Siamo orgogliosi della preparazione e della professionalità delle operatrici e degli operatori in servizio che, ogni giorno, salvano vite umane sorvegliando sulla salute di milioni di persone. Grazie per il vostro impegno quotidiano", ha commentato il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. "L'operazione della scorsa notte in una struttura alberghiera romana ci fa tirare un sospiro di sollievo e ci spinge a una riflessione doverosa: otto persone devono la loro vita agli operatori dell'Ares 118", ha aggiunto il governatore laziale.

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