video suggerito
video suggerito

Impiantato orecchio bionico su bimbo di 3 anni affetto da sordità: “Il piccolo ora sente tutto”

Un bimbo di 3 anni e una ragazza di 14 sono stati sottoposti all’impianto di “orecchio bionico”, una tecnologia robotica innovativa, e ora sentono tutto. Il Bambino Gesù è il centro di riferimento italiano per la diagnosi della sordità neonatale e per tutte le patologie otologiche complesse.
A cura di Alessia Rabbai
2 CONDIVISIONI
Il chirurgo Marsella durante l’intervento per l’impianto cocleare
Il chirurgo Marsella durante l’intervento per l’impianto cocleare

Un bambino di tre anni affetto da sordità ora sente tutto grazie a un innovativo intervento, che ha visto l'impianto di un "orecchio bionico". A svolgere l'operazione l’équipe dell’Unità di Audiologia e Otochirurgia all'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. I chirurghi hanno svolto lo stesso intervento su una paziente quattordicenne, anche affetta da sordità profonda. Entrambi ora sentono suoni e voci, e la loro vita è completamente cambiata. Sono circa mille gli interventi per la cura della sordità infantile fatte al Bambino Gesù, centro di riferimento italiano per la diagnosi della sordità neonatale, per gli impianti cocleari e per tutte le patologie otologiche complesse.

Cos'è l'orecchio bionico

L'orecchio bionico è una protesi in grado di sostituire completamente la funzione della coclea, organo dell’orecchio interno che si occupa alla conversione delle onde sonore in impulsi elettrici nelle vie uditive. L'impianto è composto da una parte interna, inserita nella coclea, e da una parte esterna che capta e trasmette i suoni. Trasforma i segnali acustici in impulsi elettrici per il cervello.

Una nuova tecnica chirurgica di impianto cocleare guidata dai robot. I primi interventi hanno visto due pazienti, un bambino di tre anni con sordità congenita e una ragazza di quattordici con sordità progressiva, in entrambi i casi l'applicazione dell'impianto è riuscita e l'esito è stato positivo. Grazie alla nuova tecnica chirurgica robotica è stato possibile dare l'udito ai due giovani pazienti, riducendo i rischi dell’intervento.

Come funziona l'orecchio bionico

La tecnologia utilizzata dal team guidato da Pasquale Marsella combina l’azione dei due robot "Otoarm" e "Otodrive: un braccio meccanico definisce e mantiene con precisione la traiettoria e la posizione degli strumenti chirurgici durante l’intervento e un sistema di inserimento controllato e non traumatico dell’elettrodo nella coclea. L’obiettivo è ridurre il rischio di danni alle strutture nervose delicate dell’orecchio interno.

Marsella, responsabile di Audiologia e Otochirurgia del Bambino Gesù, ha spiegato che "l’intervento si è svolto senza complicazioni e i due pazienti stanno bene. Il bambino ha potuto accendere il suo nuovo impianto cocleare già dopo una settimana dall’operazione, iniziando così a sentire i suoni per la prima volta". Il professore ha evidenizato anche un aspetto importante emerso post intervento: "Durante l’attivazione dell'impianto gli esami hanno confermato che l’udito residuo nell’orecchio operato è rimasto intatto: ciò conferma l’atraumaticità e la mininvasività dell’approccio chirurgico robot-assistito".

2 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views