Ilaria Sula, l’università di Roma La Sapienza si costituisce parte civile nel processo sul femminicidio

L'università degli Studi della Sapienza si dichiara parte civile nel processo sul femminicidio di Ilaria Sula. A renderlo noto lo stesso ateneo con una nota al termine di una riunione congiunta fra Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione. In memoria della giovane e di Sara Campanella, anche lei uccisa da un ragazzo qualche giorno prima, tutto il corpo studentesco si era mobilitato per una grandiosa manifestazione che ha attraversato, come una marea viola, le strade della Sapienza.
Qualche giorno prima, chiamato dalla rettrice, era stato organizzato un altro corteo per permettere a chiunque lo volesse di rendere omaggio alla giovane con un fiore davanti all'ingresso della facoltà di Statistica. A Sula sono intitolati, inoltre, degli spazi studio inaugurati qualche tempo fa.
Durante la riunione, la protesta del corpo studenti
Mentre nelle sale del rettorato si teneva la riunione congiunta, nelle vie che circondano il palazzo studenti e studentesse hanno continuato la loro protesta. Dopo al manifestazione per Ilaria Sula e Sara Campanella erano arrivate parole di condanna da parte dell'ateneo contro chi aveva scritto sulla statua della Minerva, simbolo della Sapienza "Ci vogliamo viv3" con spray rosa.
Violenza di genere, alla Sapienza potenziate azione per contrastarla
Nel corso della riunione, inoltre, è stato presentato il potenziamento delle azioni a contrasto alla violenza di genere. Il Senato accademico e il Consiglio di amministrazione della Sapienza, con il Collegio dei Direttori di Dipartimento, hanno convenuto sulla necessità di realizzare ulteriori interventi "affinché l'università sia sempre più un luogo dove tutte le persone che studiano e lavorano siano e si sentano al sicuro e protette, anche di segnalare eventuali episodi di discriminazione o violenza".
Dal Centro antiviolenza alla Consigliera di fiducia, dalle attività di counseling psicologico alle carriere alias, dai percorsi formativi come la cassetta degli attrezzi contro la violenza di genere agli organi di segnalazione, come i Garanti delle Studentesse e degli Studenti: questi sono gli strumenti già in uso per il corpo studenti della Sapienza per favorire l’inclusione e contrastare discriminazioni e molestie. A questo si aggiunge un sondaggio anonimo per cercare di raccogliere più informazioni possibili sulla situazione in università.