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Covid 19

Il Lazio continua a vaccinare operatori sanitari sotto i 60 anni con AstraZeneca

Secondo i dati del governo, soltanto nella giornata di ieri nel Lazio sono stati somministrate oltre 100 dosi di vaccino AstraZeneca ad operatori sanitari under 60. Nello specifico sono state somministrate 50 dosi a ragazzi con età inferiore a 29 anni e 58 a persone con età compresa tra i 30 e i 59 anni.
A cura di Enrico Tata
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Il Lazio continua a vaccinare persone con età inferiore ai 60 anni anche con dosi AstraZeneca. Questo emerge dai dati delle somministrazioni diffusi dal governo. Come noto, il ministero della Salute ha raccomandato (non c'è alcun divieto) di non somministrare dosi del vaccino anglo-svedese a cittadini under 60. Nel Lazio questo sta avvenendo, ma in parte. Perché ogni giorno ci sono ‘giovani' medici e infermieri a cui viene somministrato il vaccino AstraZeneca. Il Lazio ha già completato la vaccinazione dei dipendenti delle Asl e degli ospedali, ma non ancora quella dei liberi professionisti. Secondo quanto riporta l'agenzia Lapresse, le convocazioni arrivano via mail, con data dell'appuntamento per la somministrazione. Una quarantacinquenne operatrice sanitaria ha reso noto il testo della convocazione arrivata dalla Asl Roma 2: "Il suo nominativo è inserito negli elenchi degli operatori sanitari che devono essere sottoposti a vaccinazione anti covid-19, le è stato quindi assegnato un appuntamento: il giorno 26/04/ 2021 alle ore 11 presso il centro vaccinale La Nuvola, viale Asia 40. Qualora avesse già prenotato la vaccinazione o non potesse o non volesse recarsi all'appuntamento assegnato, non tenga conto di questa email". Si ricorda che nel Lazio ogni centro vaccinale somministra un solo tipo di siero, quindi è possibile sapere quale vaccino verrà inoculato dall'indicazione del luogo dell'appuntamento.

Questa la raccomandazione del ministero della Salute per quanto riguarda la somministrazione del vaccino AstraZeneca:

è stata riscontrata un’associazione tra il vaccino Vaxzevria e casi molto rari di tromboembolismi anche gravi, in sedi inusuali (fra i quali casi rari di trombosi venosa dei seni cerebrali, trombosi splancniche e arteriose) associati a trombocitopenia;

ad oggi, la maggior parte dei casi è stata segnalata in soggetti di età inferiore ai 60 anni e prevalentemente nelle donne. Tali eventi sono stati osservati per lo più entro 14 giorni dalla somministrazione della prima dose di vaccino. Al momento non esistono dati sul rischio correlato alla seconda dose in quanto al momento essa è stata somministrata solo ad un numero limitato di soggetti;

l’associazione con gli eventi trombotici sopra descritti non è stata riscontrata nei soggetti di età superiore a 60 anni, nei quali l’incidenza.

Sulla base delle attuali stime di incidenza che indicano l’estrema rarità degli eventi sopra descritti, il bilancio beneficio/rischio del vaccino Vaxzevria si conferma complessivamente positivo, in quanto il vaccino è sicuramente efficace nel ridurre il rischio di malattia grave, ospedalizzazione e morte connesso al COVID-19. Attualmente tale bilancio appare progressivamente più favorevole al crescere dell’età, sia in considerazione dei maggiori rischi di sviluppare COVID-19 grave, sia per il mancato riscontro di un aumentato rischio degli eventi trombotici sopra descritti nei soggetti vaccinati di età superiore ai 60 anni.

I dati del governo: negli ultimi giorni oltre 1000 dosi a personale sanitario under 60 del Lazio

Secondo i dati del governo, soltanto nella giornata di ieri sono stati somministrate oltre 100 dosi di vaccino AstraZeneca ad operatori sanitari under 60. Nello specifico sono state somministrate 50 dosi a ragazzi con età inferiore a 29 anni e 58 a persone con età compresa tra i 30 e i 59 anni. Due giorni fa le dosi somministrate sono state oltre 170. Negli ultimi sette giorni ne sono state inoculate oltre 1000. Secondo la Regione Lazio, stando a quanto riporta il Corriere della Sera, si tratta di dosi rimaste dalla campagna vaccinale per gli insegnanti.

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