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Il giostraio Luigi Cena massacrato dal branco a Capena, tre giovani indagati per omicidio

L’uomo, 65 anni, era stato aggredito da un gruppo di ragazzi che non volevano pagare il gettone per salire sulla sua giostra alla Festa dell’Uva di Capena il 5 ottobre 2025. Stefano Cena, conosciuto come ‘Luigi il giostraio’, è deceduto il 14 ottobre a causa delle ferite ricevute. Ora la procura ha ufficialmente indagato tre ragazzi fra i 20 e i 25 anni per omicidio.
A cura di Francesco Esposito
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Tre ragazzi, fra i 20 e i 25 anni, sono indagati per l'omicidio di Stefano ‘Luigi' Cena, il giostraio massacrato di botte durante la Festa dell'Uva di Capena, vicino Roma, lo scorso 5 ottobre e morto dopo nove giorni di sofferenze il 14 ottobre. A farlo sapere è la procura di Tivoli, titolare dell'inchiesta, che ha anche disposto l'autopsia della salma di Cena. Proseguono intanto le indagini dei carabinieri della compagnia di Monterotondo per ricostruire dinamica e movente dell'aggressione.

La morte di Stefano ‘Luigi' Cena a Capena

Stefano Cena, 65 anni, da sempre conosciuto nel comune vicino alla Capitale come ‘Luigi il giostraio', è morto il 14 ottobre, nove giorni dopo il pestaggio subito al termine della festa cittadina. Trasportato in condizioni disperate al Sant'Andrea, era entrato in coma il 10 ottobre. Alcune testimonianze pubblicate sui social raccontano che il 65enne aveva chiesto a un gruppo di sette ragazzi e una ragazza di pagare il gettone oppure di scendere dalla sua giostra. A quel punto è esplosa una lite. "Un ragazzo gli ha tirato un pugno di spalle prendendo la rincorsa", scrive una testimone.

"Non è stata una rissa, ma un'aggressione"

Per difendere Luigi sono intervenuti anche la moglie, rimasta ferita, e il figlio con due amici. "Non è stata una rissa, ma un'aggressione. Lo hanno preso alle spalle e gli hanno sbattuto la testa sull'asfalto", racconta un familiare.

La rissa è conclusa con l'intervento dei carabinieri che sul posto hanno denunciato nove persone fra ragazzi del posto e giostrai. Altri soggetti coinvolti, alla vista delle sirene, sono svicolati per le vie del paese.

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