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Il feto soffre ma non le fanno il cesareo. La denuncia: “Mia figlia non parlerà e non camminerà”

Nessun cesareo d’urgenza, nonostante la sua bimba avesse mostrato segnali di sofferenza, né cure necessarie per evitare che le sue condizioni di salute peggiorassero ulteriormente dopo il parto. È la denuncia che una mamma ha fatto a Fanpage.it spiegando come sua figlia sia venuta alla luce con danni permanenti e una disabilità gravissima.
A cura di Alessia Rabbai
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"Mia figlia non parlerà mai, non camminerà e non sarà mai autonoma, ha bisogno di cure costose che in Italia non passano e sono solo a pagamento". Sono le parole di Alessandra, che ha messo al mondo Eleonora, una bimba colpita da tetraparesi spastico distonica ed epilessia focale sintomatica, dovuta ad un'asfissia da parto. Ora Eleonora ha quattro anni e, assistita dalla sua famiglia, convive con una disabilità gravissima. Si tratta si una forma di paralisi che coinvolge contemporaneamente la muscolatura volontaria di tutti e quattro gli arti. La mamma ha contattato Fanpage per raccontare la sua storia: "La gravidanza è stata perfetta fino al giorno del parto, avvenuto alla casa di cura Santa Famiglia a Prati. Segni di asfissia e perdita del battito erano emersi già dai monitoraggi la mattina alle ore 11, ma nonostante il tracciato patologico nessuno ha voluto praticarmi il cesareo d'urgenza".

Le condizioni della bimba si sono aggravate dopo il parto

Eleonora è nata alle quattro di pomeriggio dopo ore ed ore di sofferenza, dopo che sul pancione della mamma sono state eseguite manovre di Kristeller anche oltre la cadenza temporale delle controindicazioni, per ben 45 minuti, e tre tentativi di ventosa, il tutto secondo quanto denunciato, non sarebbe stato scritto nella cartella clinica. "Il tempo di vederla qualche secondo e l'hanno portata via per rianimarla perché era nera cianotica e non dava segni di vita" spiega la mamma. "Il primo danno ormai era stato fatto, ma i neonatologi hanno commesso il secondo: cercando di camuffare l'accaduto e sminuendo il danno non l'hanno trasferita in terapia intensiva al Bambino Gesù, dove sarebbero potuti intervenire, ma l'hanno tenuta nel nido senza fare niente per tutta la notte". Secondo il racconto della mamma il personale sanitario avrebbe deciso il da farsi solo il giorno dopo, perché Eleonora ha avuto delle crisi convulsive.

I genitori hanno sporto denuncia

Da qui è iniziato il lungo calvario della famiglia, che ha compreso quanto fossero gravi le condizioni in cui si trovava la piccola e hanno sporto denuncia contro l'intera equipe sanitaria che si è occupata della mamma e della neonata. I genitori di Eleonora, Alessandra e Claudio, dopo una battaglia legale per dare giustizia alla loro figlia, hanno vinto la causa e il giudice ha condannato a risarcimento due ginecologhe, due neonatologi e la casa di cura Santa Famiglia.

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