Il comando USA sapeva degli stupri di guerra: la verità sulle “marocchinate” in un nuovo documento

È stato reso pubblico un documento che attesta la conoscenza, da parte dei soldati americani, degli stupri di guerra avvenuti nel Lazio e conosciuti come "marocchinate". La situazione, raccontata al grande pubblico con il film diretto da Vittorio De Sica "La Ciociara" che valse a Sophia Loren l'Oscar come migliore attrice e che è tratto dall'omonimo romanzo scritto da Alberto Moravia, era chiara anche alle truppe degli Alleati tanto che il comando Usa aveva ordinato di sparare ai goumier francesi prima ancora che ai soldati tedeschi. Il documento, un rapporto della sezione di controspionaggio della 5^ Armata, è stato reso pubblico dal ricercatore storico e presidente dell'Associazione Nazionale Vittime delle Marocchinate (Anvm) Emiliano Ciotti che lo ha ritrovato nell'archivio dello Stato Maggiore Italiano e che lo considera una testimonianza sensazionale perché fa emergere verità che fino ad oggi erano ancora nascoste.
Il contenuto del rapporto
Il documento rinvenuto da Ciotti è firmato dal Maggiore dei Carabinieri Reali Cesare Faccio e porta la data del 22 giugno 1944. Si apre con la descrizione delle violenza subita da una donna dopo i primi tre giorni di occupazione a Vetralla, cittadina in provincia di Viterbo poco distante dal lago di Vico. Dopo essere stata violentata, ha richiesto la protezione da parte di un sergente della Polizia Militare americana che, per avanzare rimostranze, si è, quindi, recato al comando francese, dove ha ricevuto soltanto l'invito "ad astenersi dall'interessarsi di cose che riguardavano esclusivamente il comando francese, in quanto ognuno faceva la guerra a modo suo", come si legge nell'articolo pubblicato oggi da Agi.

La risposta del sergente americano, però, è stata quella di disporre ai soldati USA di sparare prima a quelli marocchini (che facevano capo all'esercito francese), qualora si fossero trovati di fronte a violenze come quella di Vetralla. Da questo ordine, si continua a leggere nel documento, un funzionario del Cic, Counter Intelligence Corps, servizio di spionaggio statunitense, ha comunicato l'uccisione di 6 soldati marocchini, colti nel corso di altri tentativi di violenza. Alle proteste da parte degli alti quadri dell'esercito francese, il comando americano ha risposto che, "fin quando i francesi avessero usato quei sistemi nei confronti della popolazione civile, i soldati americani avrebbero sparato prima contro i marocchini poi contro i tedeschi." Si legge, inoltre, che se il governo italiano avesse richiesto la sostituzione delle truppe francesi con quelle italiane, la richiesta sarebbe stata accolta.