Il chirurgo indagato per la morte di Simonetta Kalfus sorpreso a operare un paziente alle orecchie in casa

Carlo Bravi, il chirurgo indagato per la morte di Simonetta Kalfus e accusato del sequestro di una donna operata contro la sua volontà, è stato sorpreso dai carabinieri del Nas mentre eseguiva un intervento alle orecchie a casa di un paziente. L'uomo, che a marzo è stato sospeso dalla professione medica per sei mesi, non avrebbe potuto operare nemmeno in una sala operatoria regolare, figuriamoci sul letto matrimoniale di una casa a Roma.
L'episodio, riportato da la Repubblica, è avvenuto giovedì pomeriggio. I carabinieri avevano il sospetto che l'uomo non avesse mai interrotto il suo lavoro. Così, giovedì, hanno fatto irruzione in quell'appartamento, trovandolo col bisturi in mano mentre eseguiva l'intervento. Una cosa pericolosissima, un intervento eseguito in un ambiente non sterile, in modo totalmente inadeguato, e che poteva avere ripercussioni serie sulla vita del paziente. Come, del resto, è già avvenuto con altri. Non è escluso, visto che continua a operare nonostante la sospensione, che vi sia un aggravamento della misura cautelare.
Carlo Bravi, 73 anni, ha diversi procedimenti penali in corso e alle spalle. Oltre a essere accusato della morte di Simonetta Kalfus, anche lei operata in una sala operatoria improvvisata dentro un appartamento, e morta di sepsi, è stato condannato a un anno di reclusione per lesioni colpose aggravate, dopo aver causato danni irreversibili a una paziente operata per una mastoplastica. Un altro processo per lesioni aggravate è nei confronti di una donna che si è sottoposto a una mastoplastica e un'addominoplastica combinate. C'è poi l'accusa di sequestro di persona e, da ultimo, le indagini per la morte di Simonetta Kalfus.