I vicini della signora dei piccioni: “I nostri balconi pieni di guano, vivere qui è impossibile”

I residenti di viale Spartaco all’Appio Claudio raccontano a Fanpage.it la difficile situazione nella quale da anni sono costretti a vivere in un condominio invaso dai piccioni. “Nonostante l’ordinanza del sindaco Gualtieri la donna non smette di nutrirli”.
A cura di Alessia Rabbai
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I piccioni sui davanzali del condominio di viale Spartaco all’Appio Claudio
I piccioni sui davanzali del condominio di viale Spartaco all’Appio Claudio

"Siamo reclusi nelle nostre stesse case, ostaggi di una situazione assurda, che ci ha reso invivibile anche la semplice quotidianità. Dopo quattro anni in cui abbiamo sopportato e cercato il dialogo, non ce la facciamo più". A parlare è una residente del condominio di viale Spartaco nel quartiere Appio Claudio a Roma. Al terzo piano abita una donna che nutre i piccioni fino a quattro volte al giorno, così centinaia di volatili prendono d'assalto la facciata del palazzo, riempiendo di guano i balconi e il marciapiede sottostante.

Tutto è cominciato quando la donna ha soccorso un piccione ferito e mettendogli del cibo per attirarlo ne sono arrivati altri. Una situazione che i cittadini hanno più volte segnalato nel tempo e che è diventata un caso mediatico. I residenti ci tengono a chiarire di non avere nulla contro i piccioni e né di aver intenzione di fare loro del male, ma chiedono che la donna smetta di spargere mangime. La presenza così massiccia degli uccelli infatti comporta dei potenziali gravi rischi per la salute. Rischi messi nero su bianco anche in una relazione della Asl territoriale.

"Non possiamo aprire le finestre né stendere i panni"

"Il guano dei piccioni imbratta i balconi e ha invaso il marciapiede sottostante. Con la pioggia è molto pericoloso camminarci, specialmente per le persone anziane, perché diventa scivoloso e si rischia di cadere. D'estate con il caldo c'è cattivo odore. Non possiamo aprire le finestre né stendere i panni". All'inizio la donna utilizzava delle fioriere come mangiatoie, il Municipio da qualche mese gliele ha fatte togliere, tuttavia il mangime viene ancora sparso su davanzali e sulle ringhiere.

A nulla purtroppo servono i dissuasori e i residenti sono esausti. "Abbiamo tentato di comunicare con questa donna, ma non è servito a nulla. Negli anni abbiamo mandato pec alla Asl e al Comune di Roma e gli abbiamo fatto scrivere dall'amministratore di condominio. Ci siamo rivolti a un avvocato e l'abbiamo denunciata". Oltre che al decoro urbano, la questione, sottolinea la residente, riguarda anche i potenziali rischi per la salute: "Poco distante dal palazzo c'è un asilo nido".

"Case deprezzate, difficile venderle"

I piccioni sul marciapiede di viale Spartaco
I piccioni sul marciapiede di viale Spartaco

Rocco Ferraro, consigliere comunale e delegato all'ambiente per Roma Città Metropolitana, ha seguito la vicenda del condominio di viale Spartaco invaso dai piccioni molto da vicino: "Il caso non nasce da una persona con disagio sociale o economico, ma da una situazione che è sfuggita di mano. Il fatto di amare gli animali non c'entra nulla, perché così facendo si mette anche a rischio la loro vita in quanto decine di piccioni ogni giorno si schiantano contro il palazzo, finendo al suolo per poi essere divorati dai gabbiani". Una situazione, spiega il consigliere Ferraro, che ha delle conseguenze serie su ogni aspetto della vita del quartiere: "Le case sono deprezzate ed è difficile venderle".

"Pagherà a sue spese la pulizia stradale"

Ferraro spiega di essersi attivato in prima persona per ottenere l'ordinanza del sindaco Roberto Gualtieri, ordinanza che è stata notificata due giorni fa dalla polizia locale di Roma Capitale. "Si tratta di un provvedimento ad hoc, l'obiettivo è che la donna non nutra più i piccioni. Da una sanzione amministrativa per una violazione di un regolamento comunale si passa al penale, con pesanti sanzioni fino a tre mesi di reclusione se il magistrato lo dispone, nei confronti di una persona che reitera un comportamento che crea danni dal punto di vista dell'igiene pubblica.

Purtroppo da quanto so la donna non sta rispettando l'ordinanza, per quanto riguarda Roma Capitale da ora in poi qualsaiasi pulizia stradale verrà fatta le sarà addebitata, parliamo di migliaia di euro. La violazione dell'ordinanza comporta in automatico la denuncia all'autorità giudizia non più per un reato civile ma penale e a quel punto deciderà il magistrato".

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