Trovato nido con oltre 400 calabroni in una casa, l’esperto: “In un mese sarebbero raddoppiati”

Un nido da record, con 400 calabroni che presto sarebbero raddoppiati. Un record stagionale assoluto quello di Castelnuovo di Porto, a pochi passi dalla capitale, in uno degli ultimi interventi dell'etologo Andrea Lunerti. I calabroni hanno nidificato all'ingresso di un appartamento disabitato. A far scattare l'allarme, la famiglia che vive al piano di sotto.
"Non riusciamo più a godere del cortile la sera per una boccata d’aria: dopo il tramonto gli insetti vengono attirati dalla luce della porta finestra ed è impossibile uscire", ha raccontato al dottor Lunerti Teresa, la mamma di una bimba disabile, costretta in casa per i calabroni.
"Non è stato difficile capire che arrivavano proprio da lì – spiega Lunerti a Fanpage.it – Si sono potuti sviluppare molto perché si trovavano a poca distanza, circa 100 metri, da una grande prateria. E le risorse alimentari non sono mancate".

Il gigantesco nido di calabroni europei vicino Roma
La colonia di calabroni non dava pace alla famiglia che vive al piano di sotto. "Il problema della Vespa Grambro, nome scientifico del calabrone europeo, è che non si orienta soltanto con il sole, ma anche con la luce delle stelle e della Luna: la loro attività di notte diminuisce, ma non si ferma", specifica.
"Quando accendiamo le luci artificiali, disturbiamo le loro traiettorie e il sistema di orientamento dei calabroni viene mandato in tilt. Gli insetti finiscono in una situazione claustrofobica, sono attirati comunque dalle luci e non possono farci nulla. Si spaventano e estroflettono il pungiglione – aggiunge, continuando a spiegare cosa succede – Rischiano di urtarci accidentalmente e ci possono pungere. Per questo è importante la messa in sicurezza anche di notte".
L'intervento dell'etologo per rimuovere il nido di calabroni
A chiamare lo specialista è stato successivamente il proprietario dell'abitazione incriminata, che ha chiesto un intervento immediato per scongiurare ogni pericolo d’incolumità, sia pubblica che privata. I calabroni avevano approfittato di una cavità nel muro esterno della abitazione in prossimità di un lampione.
"Sicuramente all'interno dell'abitazione avrebbero trovato più tranquillità, ma questa posizione si è rivelata favorevole per le risorse alimentari – precisa – Quest'anno è stato molto particolare, con un maggio piovoso, e questo ha favorito il proliferare dei ditteri, quegli insetti di cui si nutrono i calabroni, come mosche, tafani e anche tutti gli altri vespidi. Il calabrone, infatti, attacca anche altri vespidi, come la vespa cartonaia, la vespula germanica e caccia le api. Non escludo che lì intorno ci fosse magari qualche arnia".

Una volta arrivato, per rimuovere il nido, l'etologo ha dovuto anche rompere il muro all'interno, la parte che si trova sopra la porta. "All'inizio hanno provato a eliminare il nido da soli, con una bomboletta. Poi hanno visto che i calabroni erano troppi e tutti pronti a difendere il nido in maniera molto significativa – spiega Lunerti – Hanno pensato che fosse meglio non rischiare, così alla fine mi hanno chiamato".
Un nido da record: "Mai visto così gigantesco in questa stagione"
Gli insetti hanno trovato molto spazio nell'intercapedine, così hanno potuto realizzare un nido dalle dimensioni che possiamo considerare eccezionali. "Generalmente i nidi in questa stagione ospitano circa 100-150 esemplari adulti che diventeranno 400-500 adulti soltanto verso la metà di settembre. Per questo trovarne uno con 400, che presto sarebbero raddoppiati fino quasi a raggiungere il migliaio, è un'esperienza rara", sottolinea l'etologo Andrea Lunerti a Fanpage.it.
"In questa stagione non ne avevo mai tolti così popolosi, ecco perché per me è un nido da record", conclude poi Andrea Lunerti.