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Covid 19

Cluster dopo la partita in un pub a Monteverde: quasi 100 i giovani contagiati

Continuano a salire i contagi a Monteverde dopo il focolaio che si è creato due settimane fa al pub di via del Casaletto. Da 16 i casi sono diventati 91, e sono destinati ad aumentare: ci sono ancora persone sintomatiche in attesa del tampone che potrebbero aver contratto il coronavirus. Molti sono giovanissimi.
A cura di Natascia Grbic
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Sono aumentati i positivi al coronavirus nel quartiere di Monteverde, a Roma. Sono 91 a oggi i nuovi casi accertati dopo il focolaio esploso in un pub di via del Casaletto, dove 16 ragazzi sono risultati positivi dopo aver visto la partita degli Europei tra Italia e Belgio. Era due settimane fa: ora, con i nuovi dati diffusi dalla Asl Roma 3, si è arrivati a quasi 100 positivi, molti dei quali minorenni. Si tratta di persone di età compresa tra i 14 e i 60 anni, con l'età media dei contagiati di 21 anni. E i casi potrebbero aumentare ancora dopo la sbornia di festeggiamenti che si è avuta nei giorni scorsi per le strade della capitale, con migliaia di persone felici per la vittoria dell'Italia a EURO2020. Già a Monteverde potrebbero aumentare nelle prossime ore dato che, secondo quanto dichiarato dall'Azienda ospedaliera, sono diverse le persone sintomatiche in attesa del risultato del tampone.

I casi di coronavirus sono destinati ad aumentare nei prossimi giorni. L'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato è stato chiaro: avremo sempre più positivi. Anche se, grazie alle vaccinazioni, al momento non ci sono aggravi sulla rete ospedaliera. A prevalere, in tutte le Asl, è ormai la variante Delta, con i due terzi dei casi concentrati nella città di Roma. Il 66% dei casi con variante Delta sono persone con un'età inferiore a trent'anni: il 76,5% dei casi risulta non vaccinato, percentuale che si alza ancora di più (90%) se si considerano i vaccinati con una sola dose.

A risultare positivi al covid, spiega D'Amato, saranno nelle prossime settimane soprattutto le persone che non sono vaccinate. "Risulta evidente come questa pandemia, nelle prossime settimane, porterà a colpire soprattutto coloro che non si saranno vaccinati. Ecco perché, in previsione di ciò, lo strumento del green pass serve per far mantenere aperte le attività, anziché andare verso interventi di chiusure generalizzate, che rischiano di penalizzare coloro che, invece, con grande senso civico, hanno effettuato il percorso vaccinale. Sia il governo a disciplinare le migliori modalità possibili, che possono anche essere graduali in relazione all’andamento epidemiologico".

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