Finito l’incubo dei residenti sotto scacco della signora dei piccioni: “Dopo anni ha smesso di nutrirli”

I residenti di viale Spartaco a Roma tirano un sospiro di sollievo. La signora dei piccioni ha smesso di nutrirli e sui davanzali non si affollano più decine e decine di uccelli, come avveniva da tre anni a questa parte. Merito dell'ordinanza firmata dal sindaco Roberto Gualtieri, che la obbligava a interrompere il foraggiamento dei piccioni e a ripristinare la pulizia dei luoghi. Sembra dunque concluso, almeno per ora, l'incubo dei condomini dell'Appio Claudio, costretti a barricarsi in casa con le finestre chiuse e a non poter camminare sul marciapiede sottostante, per il rischio di cadere a causa degli escrementi.
A sostenere i cittadini e ad attivarsi in prima persona per ottenere l'ordinanza è stato Rocco Ferraro, consigliere comunale e delegato all'ambiente per Roma Città Metropolitana, che ha seguito la vicenda del condominio di viale Spartaco. Raggiunto telefonicamente da Fanpage.it ci ha aggiornati: "La signora ha smesso di nutrire i piccioni da una settimana e non ce ne sono più se non quattro cinque. Questa è una buona notizia".
Domani è in programma un sopralluogo congiunto tra polizia locale di Roma Capitale e Asl, per capire quale sia lo stato attuale dei luoghi e ci saranno dei monitoraggi. "Dalle foto e dai video che sono stati fatti negli scorsi giorni si vede che l'odinanza è stata rispettata. La differenza rispetto alle settimane passate è notevole". Ferraro però spiega, serve tempo per il ripristino completo dell'area: "Bisogna prima accertarsi che si tratti di una soluaizone definitiva e non temporanea, ossia che la signora più avanti non riprenda le sue abitudini, altrimenti saremmo punto e accapo".
I residenti per il momento sono contenti di vedere che la signora abbia smesso di nutrire i piccioni, ma aspettano prima di cantare vittoria: "Penso che sia presto per dire che la storia sia finita – spiega una donna che abita nel condominio di viale Spartaco – oggi sono scaduti i termini dell'ordinanza. Vediamo se la signora ha capito e manterrà la parola data". L'odinanza di Gualtieri era pensata come un provvedimento ad hoc, che faceva passare quella che in origine era una sanzione amministrativa per una violazione di un regolamento comunale al penale, con pesanti sanzioni, fino a tre mesi di reclusione.