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Incendio all’ospedale di Tivoli: non è scattato l’allarme né i sistemi di spegnimento automatico

Non è ancora chiaro cosa abbia originato l’incendio all’ospedale di Tivoli. Un malfunzionamento non ha fatto partire il sistema di allarme.
A cura di Alessia Rabbai
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C'è un'anomalia nell'impianto antincendio all'origine del rogo all’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli che si è sviluppato nella notte della festa dell'Immacolata Concezione. Come riporta Il Messaggero, non è scattato l'allarme e non si sono azionati i sistemi di spegnimento automatico. Si tratta di un impianto che risale al 2016.

Ad accorgersi dell'incendio e a dare l'allarme sono stati gli infermieri per il forte odore di fumo e hanno chiamato il Numero Unico delle Emergenze 112. L'incendio che ha provocato tre morti, tutti pazienti, e centinaia di pazienti sgomberati, tra i quali persone con Covid, oncologici, donne incinte e bambini. La Procura della Repubblica di Tivoli ha aperto un'inchiesta al momento contro ignoti per omicidio e incendio colposi e disporrà l'autopsia.

Sull'incendio all'ospedale di Tivoli è intervenuto anche il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca: "Vogliamo capire cosa non ha funzionato nel sistema antincendio". Rispetto alle cause si attende la relazione del Nucleo investigativo antincendi dei vigili del fuoco, acquisite le immagini delle telecamere di videosorveglianza. Da quanto trapela finora non ci sarebbe alcun dolo.

"Massima vicinanza ai colleghi"

La Segreteria Regionale del Sindacato Medici Italiani Lazio ha espresso "solidarietà ai colleghi medici e sanitari dell'ospedale di Tivoli che sono stati costretti a fronteggiare questa grave emergenza dell'incendio della struttura. Questa tragica vicenda indica, ancor di più, che bisogna investire in sicurezza, prevedendo più uomini, mezzi e risorse per strutture sensibili come quelle sanitarie. Uomini mezzi e risorse purtroppo sono stati, evidentemente, drammaticamente insufficienti. I medici convenzionati e dirigenti del SMI Lazio esprimono massima vicinanza ai colleghi".

L'incendio all'ospedale di Tivoli partito da un cumulo di rifiuti

L'incendio all'ospedale di Tivoli è partito da rifiuti ospedalieri da smaltire accumulati in un piazzale dal lato di via Roma. Da chiarire sarà anche questo aspetto, ossia se ci siano state delle mancanze sulla raccolta dei rifiuti. Arrivata la chiamata d'emergenza, sono intervenuti i vigili del fuoco del Comando provinciale di Roma con una ventina di mezzi, che hanno dato il via alle operazioni di spegnimento del rogo. Le fiamme si sarebbero sviluppate all'altezza del piano -2 dell'ospedale avrebbero raggiunto il Pronto Soccorso e il Reparto di Terapia Intensiva. Il fumo ha invaso l'intero ospedale.

Tre morti e 192 persone evacuate

Grave il bilancio dell'incendio, che conta tre morti e 192 persone evacuate, la maggior parte delle quali rimaste lievemente intossicate dal fumo. Tra i pazienti ricoverati che sono stati spostati in altri nosocomi c'erano anche tanti bambini. Tra i morti quella notte ci sono Pierina Di Giacomo (86 anni), Giuseppina Virginia Facca (84) e Romeo Sanna (87), mentre Emidio Timperi (74), il quarto morto contato in un primo momento, era già deceduto mezz’ora prima dell’incendio nel reparto di Cardiologia. Spente le fiamme si fa la conta dei danni, Tivoli con 60 mila abitanti ora è senza un ospedale, che è stato dichiarato completamente inagibile.

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