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Ferruccio Casamonica è morto nel carcere di Lecce, era stato condannato a 25 anni per mafia

Nonostante fosse malato le condizioni di salute di Ferruccio Casamonica erano giudicate compatibili con il carcere. Il boss romano è morto ieri a 73 anni nel carcere di Lecce. L’avvocato: “Chiesto il trasferimento al Dap, nessuna risposta”.
A cura di Alessia Rabbai
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Ferruccio Casamonica
Ferruccio Casamonica

Ferruccio Casamonica è morto a settantatré anni nel carcere di Lecce. Il decesso è sopraggiunto nel pomeriggio di ieri, martedì 12 marzo. Casamonica era recluso per scontare una condanna in primo grado a venticinque anni per associazione mafiosa. Sentenza che si riferisce all'operazione della Polizia di Stato "Noi proteggiamo Roma", a seguito della quale membri del clan Casamonica sono stati condannati complessivamente a circa ottant'anni ed è stata riconosciuta l'associazione mafiosa. Era inoltre in carcere per una condanna in via definitiva a cinque anni e otto mesi per associazione a delinquere finalizzata all'usura. Ferruccio Casamonica era malato, soffriva di diabete e demenza senile. Il suo avvocato Antonio Filardi ne aveva chiesto il trasferimento in una struttura sanitaria, per le sue delicate condizioni di salute e per avvicinarlo alla famiglia.

"Non ho ricevuto risposta dal Dap"

"Avevo chiesto al Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria un trasferimento anche momentaneo, per permettere al mio assistito non solo di avere colloqui frequenti con i famigliari, cosa difficile da fare dato che si parlava di una distanza tra Roma e Lecce – spiega il legale contattato da Fanpage.it – Avevo inoltre documentato un'altra situazione molto urgente a motivazione del trasferimento, ossia il figlio di Ferruccio, anch'egli detenuto e imputato nello stesso processo in cui è stato condannato per mafia, è ricoverato da diversi mesi in fin di vita. Il trasferimento gli avrebbe permesso di andarlo a trovare. Non ho ricevuto alcuna riposta dal Dap".

"Gravi condizioni di salute ritenute compatibili col regime carcerario"

L'avvocato aggiunge: "Al magistrato di sorveglianza di Lecce avevo chiesto ad ottobre 2023 il differimento della pena per motivi di salute gravi, mi ha risposto dopo tre mesi, a fine gennaio 2024, sostenendo che i medici del carcere di Lecce hanno considerato che le sue condizioni di salute, pur essendo gravi, fossero comunque compatibili con il regime carcerario e che dunque sarebbe stato curato dai medici in carcere". Ferruccio Casamonica era nel carcere di Lecce da circa un anno, dopo essere passato per Catanzaro e Bari. Le sue condizioni di salute sono progressivamente precipitate fino al decesso. Inutile l'intervento dei sanitari, che hanno cercato di rianimarlo. Sulla salma verrà disposta l'autopsia, al termine della quale riceverà il nulla osta della Procura per il trasferimento a Roma e per la sepoltura.

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