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Evade dai domiciliari per andare al pronto soccorso: rintracciato, minaccia e aggredisce poliziotti

Un ragazzo di 23 anni è evaso dagli arresti domiciliari per andare al pronto soccorso. Lo ha fatto però senza avvisare nessuno e senza avere, questa la contestazione della polizia, gravi problemi di salute. Appena ha visto gli agenti, inoltre, il ragazzo ha inveito contro di loro e li ha minacciati. Per questo ora dovrà scontare la sua condanna in carcere.
A cura di Enrico Tata
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Un ragazzo di 23 anni è evaso dagli arresti domiciliari per andare al pronto soccorso. Ma non ha avvertito nessuno e soprattutto, questa la contestazione della polizia, non si trattava di un problema medico urgente. Per questo il giovane, un cittadino italiano, è stato arrestato e accompagnato in carcere su disposizione del gip del tribunale di Frosinone.

Evade dai domiciliari per andare al pronto soccorso

Stando a quanto si apprende, l'evasione è avvenuta lo scorso 28 luglio, quando il 23enne si è allontanato dalla sua abitazione di Frosinone, dove avrebbe dovuto scontare gli arresti domiciliari, per andare al pronto soccorso dell'ospedale cittadino. È lì che gli agenti lo hanno trovato. Appena li ha visti, il ragazzo ha cominciato a inveire contro di loro, li ha minacciati e, in preda all'ira, ha dato un pugno contro una cassetta anti-incendio dell'ospedale, danneggiandola.

Il 23enne è stato per questo segnalato all'autorità giudiziaria: T.J., queste le sue iniziali, si è allontanato senza autorizzazione e per di più è andato al pronto soccorso per motivi non realmente urgenti. Inoltre il suo comportamento nei confronti dei poliziotti ha fatto aggravare la sua situazione e per questo la misura degli arresti domiciliari è stata sostituita con la custodia cautelare in carcere. La misura, disposta dal gip di Frosinone lo scorso 10 agosto, è stata eseguita nelle scorse ore dagli agenti del commissariato di Civitavecchia e notificata presso una comunità a cui il giovane era stato temporaneamente assegnato per cominciare un percorso di riabilitazione. Il 23enne dovrà ora scontare la sua condanna in carcere.

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